Sono stati assegnati ieri, 20 dicembre 2020, i prestigiosi premi dell’Editoria Abruzzese. La manifestazione, svoltasi totalmente online, ha visto trionfare nelle sezioni “Narrativa” e “Poesia” due opere edite da Tabula fati: “Insonnia” di Andrea La Rovere e “Domus” di Manuela Toto.
“Insonnia” è una raccolta di racconti e opera prima di Andrea La Rovere, apprezzato critico musicale e artista figurativo, all’esordio nella narrativa. Il libro è un vero e proprio viaggio notturno tra atmosfere ora surreali, ora crude e al limite del pulp, che alterna registri diversi con una sottotraccia ironica sempre presente.
Riportiamo la quarta di copertina del lavoro:
“Un uomo gira per la città deserta, di notte, cercando di sconfiggere l’insonnia; un misterioso oggetto metallico sospeso sul campo di grano di un anziano agricoltore; un inquietante inseguimento nella notturna Parigi di fine Ottocento; un imprenditore ossessionato dalla sua nuova pistola.
I racconti di Andrea La Rovere si collocano tra la lezione di Edgar Allan Poe e atmosfere carveriane, in una dimensione notturna dove tutto può accadere. È un mondo cinico e cattivo, sospeso tra squallida realtà di provincia e improvvisi lampi di surreale poesia.
Racconti che si leggono tutti d’un fiato, ma che lasciano una lunga scia di riflessioni, intessuti con uno stile secco e asciutto, ma non privo di ironia.
“Domus” di Manuela Toto è invece una raccolta di poesie scaturita dal periodo del primo lockdown, un viaggio attraverso le angosce, i sentimenti e le speranze di un momento scioccante della nostra storia, privo di punti di riferimento e che ha inciso sulle vite di tutti noi.
“Domus è un progetto artistico dell’Associazione Culturale Ponti Erranti, nato durante il tempo faticoso della pandemia da Covid-19.
I testi raccolti in questo libro raccontano la vulnerabilità, la fatica ma anche le risorse emerse in quei giorni difficili.
Domus è una playlist di video raccolta nel canale youtube dell’associazione e diffusa attraverso i social per permettere a questo messaggio di arrivare a tutti nei giorni del lockdown.
“… meravigliatevi della connessione universale che lega le nostre vite. Che ha legato le nostre paure.”
La sezione “Saggistica” ha invece visto la vittoria de “Il Vate e l’architettura” di Raffaele Giannantonio (Ianieri).
Nella sezione riservata agli autori non abruzzesi ha vinto “Il dito ritrovato” di Francesca Picone (Solfanelli).
Ecco l’elenco completo dei vincitori: