Una soluzione per chi ha problemi con la valvola mitralica
Crescono le opportunità terapeutiche per i pazienti affetti da insufficienza mitralica severa: al Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena è stato eseguito il primo intervento di “endoclampaggio” dell’aorta, in video-assistita, su un paziente colpito da questa patologia. La valvola mitralica ha la funzione di regolare il passaggio di sangue fra l’atrio e il ventricolo sinistro. Quando invece la valvola mitralica non si chiude bene durante la fase di svuotamento del ventricolo sinistro, allora parte del sangue refluisce verso l’atrio di sinistra. Si parla dunque di insufficienza della valvola mitrale. L’insufficienza mitralica è la seconda più frequente patologia valvolare riscontrata nei Paesi occidentali. La forma lieve non dà sintomi, ma quando è acuta causa fame d’aria, affanno improvviso, palpitazioni, gonfiore agli arti inferiori e in casi più gravi edema polmonare e scompenso cardiaco. Quando viene tralasciata nel tempo il paziente arriverà a percepire sintomi di affanno anche a riposo. Dato che la patologia valvolare all’inizio è asintomatica, è consigliato sottoporsi a controlli specifici, come l’ecocardiografia. Come spiegato dal responsabile di cardiochirurgia mininvasiva, il dottor Gianfranco Lisi, la nuova tecnica permette di limitare le dimensioni dell’accesso chirurgico, con pochi centimetri di incisione senza l’apertura dello sterno, ed eseguire l’intervento senza alcuna manipolazione sull’arteria aorta, che invece nelle procedure tradizionali viene chiusa mediante un “clamp”, cioè una pinza angiostatica dall’esterno. L’intervento, perfettamente riuscito, ha anche consentito una rapida dimissione del paziente dalla terapia intensiva.