Agra, tra i paesaggi mistici dell’India

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di RITA PARISIO

Visitare un paese mistico come l’India può rivelarsi un’esperienza spirituale di notevole spessore. Non a caso, nella sola città di Agra si trovano tre monumenti riconosciuti Patrimonio dell’Umanità.

Il primo in ordine di notorietà è considerato il più bel monumento funebre che esista al mondo, il Taj Mahal, fatto erigere nel XVIII secolo dal Gran Mogol Shah Jahan in memoria della sua seconda moglie la cui morte l’aveva talmente addolorato che, narra la leggenda, i suoi capelli imbiancarono dalla sera al mattino.  Sul fiume Yamuna, su una gigantesca piattaforma di grès rosso, è posta una terrazza lastricata di marmo bianco al cui centro sorge il Mausoleo dominato da una spettacolare cupola a cipolla terminata da una guglia in oro. Agli angoli dell’edificio sorgono quattro minareti sempre in marmo bianco e poco distante una moschea di grès rosso e un giardino rettangolare adornato da fontane e padiglioni.

Migliaia di turisti visitano ogni anno anche le rovine della Fortezza Agra di arenaria rossa, a forma di mezzaluna, costruita dagli imperatori Mughal, l’altra principale attrazione della città. Le colossali mura del forte si alzano per 20 metri di altezza e sono interamente circondate da un fossato. All’interno, un labirinto di scalinate, saloni, giardini, palazzi e moschee ne fanno una piccola città nella città. Altro monumento da visitare è il Fatehpur Sikri, a circa 35 km da Agra, dove l’imperatore trasferì la sua capitale. Successivamente abbandonato, il sito mostra una serie di edifici di notevole importanza storica. Accogliente e colorata, Agra presenta anche molti luoghi commerciali, mercati, centri commerciali e negozi di artigianato locale.

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