“ Le mie foto non hanno ritocchi tecnici, riproduco i colori che la natura ci offre nelle sue varie sfumature, in particolar modo l’acqua, che considero una vera metamorfosi della natura… è sempre viva e diversa, ispira gioia, vigore, meraviglia, paura. Per definizione è incolore, quindi la ricerca mi spinge continuamente a trovare i suoi colori in base alla luce incidente. La considero la mia tavolozza dei colori!”.

Una delle più interessanti e suggestive riflessioni sull’arte visiva emerge dalle parole di Danilo Susi, medico e poliedrico artista pescarese di respiro internazionale. Nel mese di ottobre ha esposto due collezioni della serie “Aquastratta” alla Blu Gallery di Manhattan: Metamorfosi, quattro immagini che rappresentano il corpo umano fluttuante nell’acqua e I colori della città dodici piccoli quadri che riflettono i colori caratteristici delle città italiane. L’artista aveva già esposto nella Grande Mela nel 2011 in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia.

Fotografo naif, ha impostato la sua arte sulla ricerca del dettaglio. Ispirato dagli impressionisti e in particolare da Claude Monet, Susi ha sostituito la tavolozza con la macchina fotografica e la tela con lo scatto creando un nuovo impressionismo che attinge alla bellezza mutevole della natura.

Da alcuni anni Danilo Susi ha trasferito le sue immagini cangianti e vitali su tessuti in seta e gioielli da indossare. L’ultima creazione è Il cuore del lago, un gioiello ispirato ad una foto del lago di Scanno ghiacciato, scattata nel 2017. Il cuore del lago, gioiello museale depositato alle Genti d’Abruzzo di Pescara, è stato considerato la Presentosa moderna.