Dall’istituto omnicomprensivo di Città Sant’Angelo arriva “l’uovo di Colombo”. I banchi arrivati durante il periodo pandemico tornano a nuova vita grazie agli studenti

la tavoletta da disegno

L’inaugurazione, giovedì 12 ottobre, alle ore 8:00 all’interno dell’istituto

 

Una soluzione semplice ad un problema che, in realtà, fuor di metafora, era stato relegato in vari depositi a prendere polvere.

Arriva dall’Istituto Omnicomprensivo di Città Sant’Angelo “l’uovo di colombo” destinato a dare nuova vita ai banchi a rotelle, che, in tempo di emergenza pandemica, sono stati distribuiti nelle scuole a livello nazionale.

Milioni di euro spesi a fronte di un inutilizzo pressoché generalizzato.

L’intuizione arriva da Michelangelo Brandimante, professore di Tecnologia, e dai suoi alunni della scuola secondaria di I grado del centro angolano.

Un’analisi dei pro e contro dei supporti fino ad arrivare alla loro nuova vita. I ragazzi hanno smontato e ridisegnato il banco riuscendo a mettere un nuovo piano di appoggio, rendendolo così funzionale per l’utilizzo nelle esercitazioni pratiche di tecnologia e arte.

L’aggiunta di un supporto in Mdf (pannello di fibra a media densità), leggero ed economico, permetterà, attraverso l’aggancio sul bordo di rilievo, l’utilizzo pieno ed efficace della superficie a disposizione per il disegno.

L’idea è stata accolta con entusiasmo dalla Dirigente Scolastica Dott.ssa Lorella Romano che si è attivata per reperire i fondi e le prime 60 tavolette sono già in uso nella scuola.

Un’idea che è già di esempio a livello nazionale e che potrebbe portare a dare un nuovo senso all’ingente spesa affrontata.

“Ho appoggiato si dall’inizio l’idea del prof. Michelangelo Brandimarte e dei suoi studenti – dichiara la Dirigente Lorella Romano – perché hanno risolto un problema importante e migliorato la  funzionalità di 60 banchi a rotelle desinati all’oblio dei magazzini scolastici. Il professore ha coinvolto studenti, famiglie, colleghi e la loro intraprendenza ha capitalizzato un bene comune, da molti abbandonato nelle discariche con evidenti danni per l’erario dello Stato. E poi, come ci insegna l’indimenticabile Bruno Munari, da cosa nasce sempre cosa”.

“Tecnologia vuol dire trasformazione e non potevo non far nulla di fronte all’esigenza dei ragazzi di un piano di lavoro comodo e funzionale – dice

Michelangelo Brandimarte – ho colto la palla al balzo per farli lavorare su qualcosa di concreto e tangibile in cui potessero mettere alla prova le loro competenze ed acquisirne delle nuove migliorando il loro ambiente di lavoro e sentendosi parte della comunità scolastica”.

 

L’inaugurazione dei banchi ci sarà giovedì 12 ottobre alle ore 8:00 nel plesso di Marina di Città Sant’Angelo (Pescara)

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