Martelli: apertura iscrizioni ‘Lo Sport non va in Vacanza’

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“Si riaprono ufficialmente le iscrizioni per ‘Lo Sport non va in Vacanza’: a partire da mercoledì 26 aprile sarà infatti possibile aderire alla manifestazione ludico-sportiva promossa e organizzata dal Comune, assessorato allo Sport, in sinergia con il Coni, iniziativa che ha raggiunto la ventesima edizione e che consentirà da giugno ad agosto a tanti ragazzi di vivere due mesi di gioco, di svago, di socializzazione, praticando sport all’aria aperta e soprattutto divertendosi, nei nostri impianti sportivi, sotto la guida di istruttori certificati Coni, tutti diplomati Isef o laureati in Scienze Motorie e Istruttori di Primo Livello per le Federazioni Sportive Nazionali e Discipline Sportive Associate. Tante le novità della nuova edizione: innanzitutto nei numeri visto che quest’anno saranno ben mille i ragazzi che potremo accogliere, anziché 800 come negli anni passati; poi saranno cinque gli impianti sportivi disponibili, ovvero ai primi 4 si sono aggiunte le piscine Le Naiadi; infine alla rassegna potranno partecipare ragazzi di età compresa tra i 6 e i 14 anni, dunque abbiamo ulteriormente allargato la platea. Le iscrizioni si chiuderanno solo il prossimo 20 maggio per dare alle famiglie tutto il tempo necessario per organizzarsi”. Lo ha annunciato l’assessore allo Sport Patrizia Martelli ufficializzando l’approvazione odierna della delibera in giunta.

“Anche per l’estate 2023 ‘Lo Sport non va in Vacanza’ torna per garantire ai nostri bambini due mesi pieni di divertimento, di gioco, di sport e di socializzazione, dal 12 giugno all’11 agosto – ha ricordato l’assessore Martelli – e si riparte con tante novità. Innanzitutto il numero dei posti disponibili, che passano dagli 800 bambini dello scorso anno a ben mille bambini e ragazzi. Dieci posti saranno riservati ai bambini in condizioni di disagio economico che saranno indicati dai Servizi sociali del Comune. Cinque gli impianti che verranno mobilitati per ospitare l’iniziativa: l’impianto di calcio ‘Ettore D’Agostino’, a Zanni da destinare all’accoglienza di 100 ragazzi; lo Stadio Adriatico-Cornacchia che potrà accogliere massimo 300 ragazzi; il complesso sportivo ex Gesuiti ‘Rocco Febo’, che ospiterà massimo 300 ragazzi; la piscina provinciale e le attrezzature sportive dell’Istituto Volta, in via Volta, che potranno accogliere fino a un massimo di 150 ragazzi; e da quest’anno anche la piscina de Le Naiadi che potrà accogliere sino a un massimo di 150 ragazzi. L’eventuale iscrizione di ragazzi diversamente abili sarà ammessa dall’edizione 2023 allo Stadio Adriatico-Cornacchia e nel complesso sportivo ‘ex Gesuiti’. Le iscrizioni si apriranno il prossimo mercoledì 26 aprile, e anche questa è una importante novità, visto che partiamo con ben un mese di anticipo rispetto allo scorso anno, e i termini si chiuderanno il 20 maggio. Per iscrivere i ragazzi, sarà sufficiente andare sul sito on line del Comune di Pescara con accesso al servizio tramite SPID (Sistema pubblico di identitù digitale) o CIE, ovvero la Carta di identità elettronica senza dover più allegare il modello ISEE, altra novità semplificativa rispetto al passato. Requisito fondamentale per l’iscrizione è innanzitutto la residenza nel Comune di Pescara ma è evidente che la possibilità di accogliere ben mille bambini ci garantisce anche un ampio margine di possibilità di poter aprire le porte anche a ragazzi provenienti da fuori città. Per partecipare alle attività – ha proseguito l’assessore Martelli – il Coni richiederà un contributo pari a 160 euro per l’iscrizione allo Stadio Adriatico, al Centro sportivo ex Gesuiti e al Campo D’Agostino, di 200 euro per le due piscine, gli orari di svolgimento delle attività saranno dalle 8 alle 14, tranne nelle piscine dove l’orario sarà dalle 8.30 alle 13, e mi sembra chiara l’utilità dell’iniziativa, che offre alle famiglie un luogo sicuro in cui poter mandare a giocare e fare sport i propri bambini, in un periodo in cui comunque ancora entrambi i genitori lavorano, e con la chiusura delle scuole hanno spesso un problema concreto nella gestione dei figli. Molti non hanno nonni disponibili e comunque mandare ogni mattina i bambini a casa dei nonni, significa spesso costringerli a trascorrere tutto il mattino a casa dinanzi al computer o alla televisione, privandoli della possibilità di vivere, invece, l’estate all’aria aperta, correndo, giocando, soprattutto socializzando con i propri compagni. Il Comune ha erogato un contributo di 15mila euro”.

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