14 e 15 ottobre anticipazione Stagione d’Autore con Atto Due in Vincent River di Philip Ridley

vincent river

Inizia con un’anticipazione di grande spessore la stagione del Teatro d’Autore del Florian Metateatro che accompagna il pubblico pescarese da molti anni con proposte sempre originali e innovative.

 

Una stagione che prevede anche una iniziativa : postPlay – storie di teatri, un nuovo ciclo teatrale in seconda serata, un format tutto da scoprire, già dalle due serate del 14 e 15 ottobre che vedranno in scena, in prima serata alle 20.45 al Florian Espace, l’importante compagnia di Sesto Fiorentino Atto Due di cui molti ricorderanno gli apprezzatissimi spettacoli presentati a Pescara nelle scorse stagioni, tra i quali non possimo non citare il mitico “Timone d’ Atene” di Shakespeare con la regia di Branko Brezovec,
una produzione internazionale realizzata all’ex Cofa, e il più recente “Giusto la fine del mondo” di Jean-Luc Lagarce, traduzione Franco Quadri.

Quest’anno ci presentano VINCENT RIVER di Philip Ridley, tra i più interessanti autori inglesi contemporanei, nella traduzione di Carlo Emilio Leici e Fabiana Formica, con la regia di Sandra Garuglieri e Marco Toloni e l’interpretazione di  Simona Arrighi e Samuele Anselmi

Musiche originali Giovanni Sabia; Video e immagini Matteo Tortora; Una produzione Atto Due.

 

Una madre, un ragazzo sconosciuto, un lutto: questo l’impianto drammaturgico iniziale di Vincent River di Philip Ridley. Chi è Vincent River? Un figlio, vero protagonista del testo, che con la sua drammatica assenza obbliga la madre Anita a un confronto costante con Davey, il ragazzo sconosciuto. Scritto agli inizi del duemila, Vincent River, a prima vista è un testo sul tema dellomosessualità, sulla sua accettazione, sulla violenza omofoba, ma ad una lettura più attenta trova nelle ragioni dell’amore la sua essenza più profonda: le ragioni di Anita, di Davey, di Vincent.

Bisogno d’amore, cruda realtà, un linguaggio secco ed essenziale sono al centro dell’azione che nella condizione umana di solitudine di Anita trova la sua espressione più profonda.

 

Atto Due realtà attiva dal 1982. Nel 1988 si trasferiscono stabilmente al Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino: nasce la Compagnia Laboratorio Nove e il Festival Intercity, una rassegna che si rivelerà fondamentale per aprire il mondo teatrale toscano a nuove lingue e drammaturgie.

E’ anche centro di produzione e formazione teatrale attivo sul territorio fiorentino da oltre trent’anni. Negli anni guadagna un posto di rilievo nel panorama delle strutture teatrali italiane che si occupano di drammaturgia contemporanea.

I lavori su Sarah Kane, Mark Ravenhill, Sergi Belbel, Rodrigo García fanno conoscere il gruppo che nel 1999 ottiene il premio UBU, premio replicato nel 2015 con la produzione Alcesti di Massimiliano Civica in collaborazione con Fondazione Pontedera Teatro.

 

Philip Ridley  pittore, scrittore, sceneggiatore, autore teatrale e cineasta, uno degli autori inglesi più controversi del panorama teatrale contemporaneo.

 

Biglietti serata intero 12 euro ridotto 10 euro

 

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