Negrita a Francavilla: il nostro live report

Negrita

La Teatrale Plus è il tour che i Negrita stanno portando in giro quest’estate per celebrare 25 anni di canzoni e che il 31 luglio ha fatto tappa a Francavilla al Mare, grazie alla puntuale organizzazione di Best Eventi.

I Negrita hanno saputo tenersi a galla per 25 anni adattando il rock degli inizi a un pop rock dalle venature latine, sempre all’insegna della qualità.

Con dieci minuti di ritardo i Negrita irrompono sul palco e attaccano con Il Gioco e Hemingway a bruciapelo. Pau è nato per stare sul palco; camicia sbottonata, occhiali da sole, ottima presenza scenica. Mac e Drigo, i chitarristie, si dispongono alla destra e  la sinistra del leader, con il polistrumentista Ghando, Cristiano Della Pellegrina alla batteria e Giacomo Rossetti al basso a completare la formazione.

Dopo i primi pezzi Pau saluta e presenta il live. Ideale prosecuzione di un tour pensato per i teatri e riadattato ai palchi estivi, sarà diviso nel set acustico, coi pezzi riarrangiati, e in un finale a tutto rock.

Il concerto entra nel vivo, i classici ci sono tutti, da Che rumore fa la felicità a In ogni atomo – resa in una curiosa versione soft, da Brucerò per te a Greta; da Magnolia a Radio Conga, passando per il simil blues dell’antidiluviana Cambio. Pau, seduto, ce la mette tutta; Drigo si prende la scena col suo lavoro di fino alla chitarra elettrica, acustica e spesso slide.

Drigo dei Negrita

Pau paragona i Negrita a degli zingari della musica e butta là un paio di battute su Salvini, suscitando reazioni contrastanti. La musica, come l’arte, è anche politica e impegno; non dimentichiamolo.

Il live riprende con la cover di Tuyo di Rodrigo Amarante, sigla di Narcos, e poi il pubblico si scatena: tutti in piedi a ballare sotto al palco. Ma l’imprevisto è in agguato.

Pau è imbarazzato e sinceramente sorpreso: deve convincere il pubblico a tornare ai propri posti o, per ragioni di sicurezza, il concerto sarà interrotto. Dietro anche l’invito del sindaco, apparso improvvisamente sul palco, il pubblico obbedisce.

Ma tempo un paio di pezzi e parte il finale  rock coi pezzi forti del gruppo: Rotolando verso Sud, Bambole e Mama Maè. Su Soy Taranta è lo stesso Pau a istigare il pubblico a tornare sotto al palco.

C’è ancora spazio per qualche pezzo e per la conclusiva cover di Gianna.

Il pubblico è soddisfatto e divertito, cosa chiedere di più a un concerto estivo? I Negrita, 25 anni dopo, sono ancora qui, più in forma di allora.

Articolo offerto da: