Mercatone Uno, i lavoratori scioperano oggi a Roma

mercatone uno

Negozi privi di merce, magazzini vuoti, ritardi nel pagamento degli stipendi. Da diversi anni la grande catena italiana Mercatone Uno versa in una condizione di crisi che ha portato oggi i dipendenti abruzzesi, fortemente preoccupati per il proprio futuro, a manifestare a Roma, davanti al MISE.

Meno di un anno fa 55 punti vendita in Italia, e tra questi i tre punti vendita abruzzesi, (Pineto, Colonnella e San Giovanni Teatino) sono stati acquisiti dalla società Shernon Holding, la quale aveva garantito un piano di rilancio che permettesse di tenere aperti tutti i punti vendita e la piena ripresa dell’attività di vendita.

Invece in questi mesi si è assistito a un peggioramento della situazione. Circa un mese fa, la Shernon ha annunciato un piano di ricapitalizzazione del tutto insufficiente a rilanciare il gruppo e a garantire la continuità aziendale e ha chiesto il rinvio dell’incontro al MISE, previsto per lo scorso 2 aprile, in cui era prevista la definizione dell’accordo di ricapitalizzazione con i potenziali investitori.

Negli ultimi giorni, inoltre, è arrivata la notizia che la Shernon ha presentato istanza di ammissione al Concordato Preventivo, al Tribunale di Milano. I dipendenti del gruppo vendono quindi in forte rischio il proprio posto di lavoro.

Nei tre punti vendita abruzzesi ci sono circa 100 dipendenti, i quali da anni subiscono gravi ripercussioni alle condizioni di lavoro e degli stipendi, attraverso il ricorso alla cassa integrazione per anni e, con il passaggio a Shernon, con la riduzione dell’orario di lavoro.

Di seguito, il comunicato stampa del Sindaco di Pineto, Robert Verrocchio, dove il primo cittadino esprime la sua piena solidarietà ai dipendenti:

“E’ con grande preoccupazione che apprendiamo i recenti sviluppi della vicenda occupazionale dei dipendenti del Mercatone Uno, i quali, guidati dalle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil, settore commercio, sciopereranno a Roma davanti al MISE.

Abbiamo salutato favorevolmente l’operazione della cessione della proprietà, circa otto mesi fa, alla Shernon Holding che ora gestisce la struttura con la continuità del marchio. Eravamo impegnati per cercare delle soluzioni per la ricollocazione delle figure rimaste senza lavoro, ed eravamo fiduciosi sull’atteso piano di rilancio che però non sembra esserci stato, tanto che il rischio chiusura inizia a paventarsi.

Su questa vicenda c’è sempre stato un lavoro trasversale di tutte le forze politiche e anche adesso, in questa ulteriore delicata fase, chiediamo anche alla Regione Abruzzo, in particolare all’attuale assessore al ramo, Mauro Febbo, di proseguire questo lavoro già avviato a tutela dei dipendenti di questa importante realtà”.

Il sindaco, inoltre, dichiara di aver scritto una lettera il Ministro allo Sviluppo Economico Luigi Di Maio auspicando un suo impegno verso la vicenda.

 

Articolo offerto da: