Le infinite sfumature di Sidi Bou Said

sidi bou said

Sidi Bou Said è uno dei villaggi più caratteristici della costa tunisina, un luogo tranquillo dagli scenari pittoreschi che richiamano le atmosfere incantevoli degli antichi borghi arabo-andalusi.

II villaggio che ha origini cartaginesi deve il nome ad un mistico che di ritorno dalla Mecca si ritirò in preghiera proprio in questi luoghi che dopo la sua morte divennero meta di pellegrinaggio dei fedeli. Il paesino è arroccato su una parete rocciosa e sporge molto suggestivamente sul mediterraneo. La prima cosa che colpisce di Sidi Bou Said è l’alternanza cromatica di due colori dominanti, il bianco e il blu, resi particolarmente splendenti dalla naturale luminosità del posto.

Le strade sono strette e incorniciate da aromatiche piante di gelsomini, la cui coltivazione è un vero e proprio culto nel paese. Il gelsomino è coltivato anche nei giardini interni delle abitazioni, dei ristoranti e dei Café, tanto che il suo profumo intenso è uno dei tratti distintivi di questa località. Le case presentano stupendi portali damascati e verande in legno intagliato che un tempo servivano da riparo alle donne segregate in casa. La via principale è affollata di negozi di artigianato e di Café tra i quali il più rinomato, frequentato anche da numerosi intellettuali come André Gide, Simone De Beauvoir e Paul Klee, è il Café des Nattes, punto di ritrovo del villaggio dove è possibile degustare il famoso tè alla menta con i pinoli, all’interno di un giardino fiorito, in perfetto stile arabo. Da visitare anche i giardini del Barone Erlanger, una serie di terrazze coltivate a bouganville, aranci, palme e con gli immancabili gelsomini.

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