Ad Orsogna una delegazione di neozelandesi visita la cittadina
Cosa ci fanno i Maori a Orsogna? Perché un gruppo di Neozelandesi si aggira nella cittadina abruzzese? I motivi sono più di uno, almeno tanti quanti sono i Maori (popolazione aborigena di origine polinesiana) che hanno combattuto e anche perso la vita per fermare l’avanzata tedesca sul suolo italiano. La recente visita della delegazione Maori ad Orsogna si inserisce tra le iniziative organizzate nella cittadina che, come Ortona, fu teatro di eventi bellici importanti.
La battaglia di Orsogna, vinta dall’esercito tedesco, venne combattuta in quattro fasi nel dicembre del 1943, lungo la Linea Gustav adriatica, nell’ambito delle operazioni militari dai Britannici contro i Tedeschi. L’avanzata sul fronte adriatico dell’Ottava Armata britannica si fermò drammaticamente proprio ad Orsogna, sulla Linea Gustav, dove il generale Montgomery aveva spinto le truppe all’attacco delle difese tedesche lungo il fiume Sangro.
L’obiettivo degli Alleati era raggiungere Chieti, poi Pescara e infine Roma, ma ad Orsogna vennero fermati dai paracadutisti tedeschi agli ordini di Hitler. Dopo un incessante bombardamento aereo che distrusse gran parte di Orsogna, il 7 dicembre i neozelandesi lanciarono l’operazione “Torso”. Il 23º Battaglione riuscì a conquistare il colle difeso dai granatieri tedeschi, ma non a inoltrarsi verso la statale, stremato dal freddo intenso e dal fango delle piogge invernali, che rendeva difficile il cammino anche ai mezzi corazzati. Il 24° si avvicinò all’abitato, ma fu costretto a ritirarsi quando ai tedeschi già presenti si aggiunsero gli uomini del Reggimento paracadutisti, determinanti nel cacciare le truppe neozelandesi dal paese.
L’attacco Maori ebbe alterne fortune, ma nell’ultima fase, quella del 24 dicembre, Montgomery fu costretto a interrompere l’offensiva. Le perdite di vite umane furono ingentissime; la Battaglia di Orsogna rappresenta uno dei momenti più significativi dell’impegno militare profuso dai Neozelandesi durante la Seconda Guerra mondiale, ecco perché la delegazione Maori ha voluto visitare i luoghi dove si svolsero gli scontri con l’esercito tedesco. La delegazione è stata guidata da sir Wira Gardiner, già tenente colonnello dell’esercito neozelandese, anche autore del libro I fuochi dell’inferno. La storia del Battaglione Maori.
Ad accogliere gli ospiti presso il teatro comunale Camillo De Nardis è stato il sindaco di Orsogna, Fabrizio Montepara. Presenti anche gli alunni dell’Istituto comprensivo che hanno eseguito alcuni brani musicali. Gran finale con i ragazzi Maori e la spettacolare Haka, la danza tradizionale conosciuta in tutto il mondo. Infine, sempre ad Orsogna, è stata appena inaugurata una mostra sulla Prima Guerra Mondiale, vista attraverso le pagine della Domenica del Corriere: 34 pannelli pubblicati tra il 1914 e il 1918 per raccontare con testi e immagini uno dei conflitti più sanguinosi della storia dell’umanità.