That’s amore, San Valentino fra tradizione e ribellione

San ValentinoSan Valentino

San Valentino. Per qualcuno l’occasione di vivere una giornata tutta rosa at­traver­sa­ta da ore intrise di romanticismo smisurato verso i propri partner, per qualcun altro bieca, finta operazione commerciale.

Di fatto, questa ricorrenza è nata in epoca cristiana co­me festa della fertilità e non dell’amore, in sostituzione dei lupercalia romani che si celebravano il 14 e il 15 febbraio. Non si è mai troppo ovvi e banali quando poniamo l’ac­cento sulla certezza che ogni occasione è buona per mo­strare i nostri sentimenti da­to che continuano a proliferare coppie protagoniste de­gli errori più frequenti; sbagli che purtroppo si continuano a commettere dalla notte dei tempi e che, a lun­go andare, portano alla fine di un amo­re. La casistica è varia a partire dalla tendenza a non ri­tagliarsi del tempo (di qualità) da passare insieme, fa­gocitati da impegni e re­spon­sa­bilità. Oppure dalla mancanza di quelle dimostrazioni d’affet­to che, ap­punto, non vanno riservate solo in occasione della giornata di San Valen­tino, passando attraverso quelle di­scussioni  nelle qua­li ci im­pe­laghiamo tra un dettaglio e l’altro per giungere alla conclusione che sia tutta col­pa sua.

Dal­la pretesa che tutto sia do­vuto, regali co­sto­si compresi, agli atteggiamenti appiccicosi e quasi soffocanti alimentati dalla smania di controllo, effige della nostra epoca: “dove vai”, “co­sa fai”, “come andrà a fi­nire la no­stra relazione”, “perchè tergiversi davanti alla possibilità di convivere/sposarti” sono domande fin troppo frequenti che si agitano nella mente.

La verità è che le favole vissute da coppie perfette, protagoniste alla ribalta, non sono mai esistite. Non solo, il pensare in questi termini diventa fonte di stress per se stessi e per i partner. Oltre a ciò, di solito, si tende a dare molto, troppo peso a episodi che consideriamo negativi, trattenendoli nel nostro cuo­re e lasciando che ci av­vele­nino giorno per giorno. Ma il segreto sta nel­la rapidità che ci concediamo per guarire, non in tutto il tempo in cui ri­maniamo avvin­ghiati al do­lore. Ciò che non andrebbe persa di vista è la consapevolezza degli aspetti positivi che una relazione può portare, quanto ci possa arricchire nel nostro percorso di crescita.

Nel giorno di San Valen­tino cogliamo l’occa­sione per ricordare che il punto di partenza non è un’ottica prettamente a due ma, paradossalmente, l’amore per noi stessi. Solo in questo modo possiamo gettare le basi più adatte per la nascita di un rapporto di coppia effettivamente propositivo ed appagante, che valga la pena vivere.

 

Articolo offerto da: