L’Abruzzo brucia: Bracco (SI) e l’interpellanza alla Regione

Senza tregua la lotta dell'Abruzzo contro gli incendi: i focolai a Rigopiano

L’Abruzzo brucia e il consigliere regionale di Sinistra Italiana Leandro Bracco va dritto al punto: “Un’interpellanza per conoscere, da un lato, quali siano state le iniziative intraprese dalla giunta regionale al fine di dare attuazione alle ‘Raccomandazioni’ inviate dalla Presidenza del consiglio dei ministri nell’ambito dell’attività antincendio boschivo 2017 e, dall’altro, venire a conoscenza degli strumenti di riorganizzazione adottati a seguito del decreto legislativo 177/2016”.

Inizia con questa richiesta, l’interpellanza indirizzata all’esecutivo D’Alfonso del consigliere regionale Leandro Bracco che lo stesso esponente di Sinistra Italiana protocollerà all’Emiciclo la prossima settimana.

“La mia iniziativa – spiega Bracco – si pone anche l’obiettivo di sapere quali siano gli strumenti di coordinamento adottati dalla Regione con gli enti di gestione dei parchi e delle riserve nella programmazione delle attività di prevenzione antincendio. Inoltre sarà estremamente interessante conoscere – prosegue il consigliere – le procedure attivate dai medesimi enti di gestione dei parchi circa la verifica di incidenza sulle attività di fruizione dei parchi stessi”.

“Sono fermamente convinto – evidenzia Bracco – che il governo regionale abbia il dovere di fornire nel più breve tempo possibile risposte puntuali ed esaurienti alle questioni da me sollevate soprattutto in virtù del fatto dell’emergenza gravissima che da diversi giorni a questa parte sta vivendo il Monte Morrone. Non dimentichiamoci inoltre che ben 400mila ettari è la superficie forestale dell’Abruzzo e che il 30% del territorio regionale (pari a oltre 3.200 km quadrati) è occupato da aree protette”.

“Le ‘Raccomandazioni per un più efficace contrasto degli incendi boschivi’, diramate da Palazzo Chigi tramite la nota protocollo 3.9196 – sottolinea Bracco – avevano e hanno un’importanza determinante. Fra esse vanno segnatamente richiamate quelle di provvedere alla revisione annuale del Piano regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, quella di assicurare il fondamentale raccordo tra il Piano regionale e i Piani per i parchi e le riserve naturali dello Stato e la definizione, con le società di gestione o gli enti interessati, di un adeguato modello d’intervento per le aree particolarmente sensibili. In aggiunta a ciò – nota il consigliere – una notevolissima importanza implica la raccomandazione di adeguare i dispositivi regionali antincendio al regime degli eventi che interessano il territorio regionale, modulando e potenziando opportunamente le forze di terra”.Consultori familiari on line, la proposta di Bracco

“Le parole del segretario regionale del Conapo (Sindacato autonomo dei Vigili del fuoco) – riferisce Bracco – sono un pugno nello stomaco in quanto è stato detto che ‘le risorse stanziate dalla Regione Abruzzo per la prevenzione e la lotta attiva agli incendi boschivi estivi sono del tutto insufficienti a garantire un sistema di contrasto adeguato da parte dei vigili del fuoco’”.

“Mi auguro che la risposta che l’esecutivo fornirà alla mia interpellanza possa almeno essere parzialmente positiva. I fatti drammatici cui l’Italia intera e la collettività abruzzese stanno assistendo riguardo l’emergenza incendi nella nostra regione – conclude Leandro Bracco – fanno però presagire un tasso di pressapochismo e di mancata prevenzione che forse l’Abruzzo non aveva mai vissuto nella sua storia recente”.

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