Addio a Gabriele Pomilio, pioniere della pallanuoto

Gabriele Pomilio. Foto Il CentroGabriele Pomilio. Foto Il Centro

Lo sport in lutto, muore a 79 anni Gabriele Pomilio. È scomparso ieri mattina presso l’ospedale civile di Pescara, dov’era ricoverato da tempo per problemi cardiaci.

Dal 1989 al 2001 è stato responsabile delle squadre nazionali di pallanuoto fino al 1998, fondatore della pallanuoto abruzzese, presidente e general manager della società Cus D’Annunzio Pescara – poi diventata Pescara Sport – che si è laureata campione d’Italia nel 1987, ’97 e ’98, conquistato 5 Coppa Italia, una Coppa dei Campioni, due Supercoppe, tre Coppe delle Coppe e una Coppa Len; imprenditore di successo, fondatore dell’associazione Waterpolo Development e dell’associazione Waterpolo People.

Da dirigente federale, Gabriele Pomilio, ha avuto il grande merito di portare in Italia il tecnico croato Ratko Rudic che, con il suo Settebello, ha regalato i maggiori successi alla pallanuoto azzurra. Da responsabile delle squadre nazionali ha vinto l’oro olimpico a Bercellona ’92, i mondiali di Roma ’94, gli europei a Sheffield ’93 e Vienna ’95, i Giochi del Mediterraneo in Grecia nel ’91 e Francia nel ’93, la Coppa Fina ad Atene ’91 e la medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Atlanta 1996, con la squadra allenata da Rudic; conquistato le medaglie d’argento agli Europei e Giochi del Mediterraneo nel 2001, con Alessandro Campagna alla guida del Settebello.

E’ stato l’ideatore, con Rudic e Alfio Flores, del campionato della waterpolo in mare con i campi gonfiabili e, nel maggio del 1995, ha promosso il primo mondiale di beach waterpolo. Da ragazzo ha giocato a pallanuoto in serie C con il Pescara, in serie B con il Civitavecchia e in serie A con la AS Roma, allenata nel 1959/60 da Cesare Rubini, insieme al centroboa Carlo Pedersoli.

Gabriele Pomilio, lascia la moglie Marizia, il figlio Amedeo, campione olimpico a Barcellona ’92, campione mondiale ed europeo e plurimedagliato con il Settebello di Ratko Rudic e attuale assistente tecnico del Ct della Nazionale Alessandro Campagna, Franca e Paola.

Pomilio non fu soltanto il pioniere della pallanuoto pescarese, ma è stato anche un imprenditore di successo nel mondo della comunicazione, aprendo a Pescara una delle prime agenzie di marketing e pubblicità; insieme alla sua famiglia è stato il fondatore del famoso Kursaal, ora divenuto (ex Aurum) sede di importanti convegni e mostre d’arte.

Anche il mondo politico ha voluto ricordare così l’imprenditore scomparso, il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso: “Questo 2017 così pregno di eventi sfortunati vede spegnersi anche l’esistenza terrena di Gabriele Pomilio, leggenda dello sport e nume della comunicazione. Egli va ascritto alla ristretta cerchia di coloro che hanno dato immenso lustro alla propria terra. Gabriele ha saputo portare la pallanuoto abruzzese e nazionale a livelli stellari, vincendo tutto quello che poteva essere conquistato. Con lui abbiamo insediato l’associazione Amici della pallanuoto, che consentì risultati notevolissimi. Ha lasciato una fulgida traccia di sè anche nel campo della comunicazione, dando vita all’agenzia che porta il suo cognome.

Oltre al professionista va ricordato l’uomo: buono, generoso e fonte di educazione permanente. Mio grandissimo amico, piango la tua dipartita e mi unisco al cordoglio della tua famiglia e dei tanti che ti hanno conosciuto e stimato. Mancherai non solo all’Abruzzo intero ma anche a tutti coloro che hanno saputo vedere in te la fiamma del genio”.

Anche il sindaco Marco Alessandrini ha voluto ricordare la figura di Gabriele Pomilio: “Con Gabriele Pomilio scompare un grande protagonista della storia sportiva e imprenditoriale della nostra città. Per le sue doti umane e professionali è stato uno straordinario esempio per nuove e vecchie generazioni. Perdiamo un grande uomo, attaccato alla sua terra, che ha creduto nel potenziale della città e ha portato in alto il nome dell’Abruzzo sia grazie alle imprese sportive che lo hanno accompagnato in tutta la sua carriera sia sul fronte della pubblicità e della comunicazione. Alla sua famiglia il più profondo cordoglio dell’Amministrazione”.

 

 

 

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