Continua la lotta per smantellare le antenne televisive dalla collina di San Silvestro
“Le eventuali autorizzazioni concesse dal Comune per gli impianti televisivi, da noi richieste esplicitamente, restano ancora un mistero a mesi di distanza dalla presentazione della richiesta, a seguito della domanda di accesso agli atti presentata dalla consigliera Alessandrini”.
E’ quanto denunciato dal deputato del Movimento 5 Stelle Gianluca Vacca, insieme alla consigliera comunale pentastellata Erika Alessandrini e a due esponenti del comitato Antenne di San Silvestro Mariano D’Andrea ed Enio Salle.
“Ci è stato possibile visionare solo poche missive tra uffici tecnici – spiega Vacca – Non c’era traccia delle autorizzazioni né di tutta la documentazione che dovrebbe essere stata prodotta secondo quanto previsto dalla normativa. Il Comune ci ha garantito che provvederà a recuperare gli altri documenti sugli impianti digitali di San Silvestro quanto prima”.
“Registriamo intanto come sia particolarmente complesso al Comune di Pescara accedere alla documentazione inerente una delle problematiche principali della città – incalza il deputato – eppure ci dovrebbero essere state molte indagini e azioni di controllo da parte di vari organismi, a cominciare dalla magistratura, che potevano far pensare a precedenti accessi agli atti, e dunque a una più agevole raccolta della documentazione presso gli uffici. Ma così sembra non essere, per cui o presso il Comune di Pescara ogni volta è difficoltoso recuperare i documenti relativi a San Silvestro, oppure nessuno ha mai richiesto in precedenza tali documenti. La qual cosa purtroppo coinciderebbe anche con quanto da noi verificato al ministero dello Sviluppo economico, quando, durante l’accesso agli atti, ci fu detto come nessuno in precedenza avesse mai richiesto quei documenti”.
“Torneremo presto a cercare di visionare quello che verrà prodotto nei prossimi giorni – conclude Vacca -continueremo a lottare insieme ai cittadini per scrivere definitivamente la parola fine a quella che è stata definita ‘la collina della vergogna’ per ripristinare la legalità a San Silvestro, un sito non autorizzato né dalle autorità centrali (non essendo ricompreso tra i cosiddetti siti di piano), né dalla Regione Abruzzo, ad accogliere le antenne televisive”.