Secondo i dati dell’Istat in Italia oggi più di 3 milioni di persone hanno il diabete di tipo 2 e circa 2,6 milioni di persone, pur non essendo diabetiche, presentano difficoltà a mantenere la glicemia nella norma, una condizione che nella maggior parte dei casi prelude allo sviluppo della patologia stessa.
Il ruolo dell’alimentazione nella cura del diabete è così importante che a tal proposito i medici preferiscono parlare non di dieta ma di vera e propria “terapia nutrizionale medica”. È altrettanto vero che ormai sono lontani i tempi in cui la malattia richiedeva durissimi sacrifici alimentari. In questo campo la terapia insulinica, affiancata ad un corretto regime dietetico, permette ai malati di condurre una vita quasi normale. I diabetici tendono al sovrappeso a causa delle alterazioni metaboliche dello zucchero.
Nella dieta del diabetico è necessario un giusto apporto di carboidrati (zucchero, pasta, pane e riso) che nel caso di dipendenza dall’insulina non devono superare la quantità di 150-170 grammi giornalieri. Sono da preferire cibi come cereali, legumi, riso e verdure che vengono assorbiti lentamente dall’organismo. Sono invece vietati tutti i dolciumi, il miele, le marmellate, la frutta sciroppata. Il tipo di pasta più indicato per i diabetici è quella glutinata poiché riduce i carboidrati a vantaggio del glutine. Il quantitativo di proteine animali deve limitarsi al minimo indispensabile, carne, pesce ed uova infatti facilitano la comparsa di acetone, una sostanza chimica presente nel sangue, il nemico più pericoloso per i diabetici.