Elena Marini ci ha lasciato il 26 dicembre 2016 così, all’improvviso, lasciando nella sconforto familiari, amici e colleghi. A distanza di un mese, noi di Pescarapescara vogliamo ricordarla con il sorriso, proprio quello che era stampato sul suo bel viso solare e allegro in grado di cambiarti l’umore in un attimo.
Per il conforto dimostrato da tutti coloro che la attorniavano, i familiari esprimono un ringraziamento particolare.
“Le famiglie Marini/La Mantia ringraziano sentitamente tutti coloro che in questi giorni difficili hanno dimostrato estrema vicinanza e calore. Il supporto di tutti sarà di grande aiuto nel superare questo momento e nel condividere insieme la mancanza di un angelo meraviglioso. Un ringraziamento va a tutti gli operatori medici e paramedici dell’ospedale civile di Pescara, in particolare al reparto di Rianimazione e Terapia intensiva post-operatoria”.
Vogliamo ricordarla anche con una lettera scritta dai suoi compagni delle elementari.
E’ impossibile descrivere a parole lo stato d’animo che ci ha lasciato l’improvvisa e inaspettata dipartita della nostra amatissima Elena; un’esperienza straziante che ci lascia attoniti, impotenti e feriti dinanzi al destino.
Noi abbiamo condiviso con Elena la fase probabilmente più gioiosa e spensierata delle nostre vite, l’infanzia, quando ogni giorno si scopriva qualcosa di nuovo. Abbiamo iniziato a conoscere il mondo insieme, noi ed Elena: le prime gioie, i primi dolori, le prime soddisfazioni. Tutto insieme, un legame indissolubile che è ancora vivo e visibile.
Siamo tutti cresciuti portandoci dentro qualcosa dell’altro, e oggi come allora, di Elena abbiamo sempre avuto dentro il sorriso radioso e coinvolgente e lo sguardo dolce, ma al contempo tenace di chi sa cosa vuole.
Purtroppo Elena non ha avuto tempo per completare il suo percorso di vita, ma quella sua radiosità e tenacia sarà un’ispirazione continua per tutti noi.
Non dimenticheremo mai Elena, così come non dimenticheremo mai Franco, Selina, Francesca, Vincenzo, Marisa, Eugenio e Mattia: il vostro dolore è il nostro dolore, e come bambini cercheremo, tutti insieme, di imparare come dare un senso a questa tragedia.
Concludo prendendo in prestito le parole di Sant’Agostino:
“Coloro che ci hanno lasciati non sono degli assenti, sono solo degli invisibili: tengono i loro occhi pieni di gloria puntati nei nostri pieni di lacrime”.
Oggi, giovedì 26 gennaio, alle 18, presso la chiesa San Giovanni Bosco di Montesilvano, si terrà la funzione in occasione del trigesimo della scomparsa di Elena.