I batteri indistruttibili a qualsiasi antibiotico

I batteri "da incubo"I batteri "da incubo"

I ricercatori di Harvard hanno identificato una classe di batteri della Klebsiella pneumoniae già definiti dalla stampa americana “da incubo”, i quali, secondo gli scienziati, non rispondono a nessuna cura antibiotica tanto da risultare indistruttibili.

Questi microrganismi appartengono alla famiglia delle enterobatteriacee e mostrano una sorprendente capacità di mutazione del loro dna per contrastare ogni tipo di farmaco. Proprio in virtù di questa capacità possono diversificarsi da persona a persona, cambiando molto più rapidamente del ritmo di produzione di nuovi antibiotici. L’allarme lanciato dai ricercatori in seguito alla morte di una signora del Nevada, ha riaperto il dibattito su una delle peggiori preoccupazioni per la salute mondiale futura, quella appunto dei superbatteri in grado di provocare infezioni letali all’uomo. La vittima è stata sottoposta a ben 26 terapie antibiotiche, tutte inutili. Secondo gli esperti, ad oggi, l’unica arma contro la resistenza agli antibiotici è proprio quella di evitarne l’abuso. Una raccomandazione che da anni i medici vanno propagando, soprattutto nei periodi di picchi influenzali: prendere antibiotici solo se davvero necessari e sotto sorveglianza medica, finendo l’intero ciclo di terapia. In Europa sono 4 milioni le infezioni da antibiotico-resistenza registrate ogni anno e quasi 37mila le morti stimate. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità si ritiene che questo agente patogeno abbia un tasso di mortalità del 50%. In Italia, si parla di 10-20mila decessi ogni anno per l’antibiotico-resistenza.

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