Sono oltre 1.200 gli interventi del personale dell’Aca al lavoro dal 6 gennaio: l’emergenza neve continua a tenere costantemente impegnati i tecnici.
Un’emergenza che non accenna a finire: nelle prossime ore sono previste nuove nevicate e un’altra ondata di gelo. Le maggiori criticità si sono registrate nei Comuni di montagna e nelle zone collinari. I maggiori disagi si sono verificati per la rottura dei contatori e delle tubazioni idriche. Il gelo ha causato il blocco dell’erogazione dell’acqua anche senza che si fossero verificate rotture. Le richieste di intervento registrate dal call center dell’Aca in questi giorni sono state circa 500 arrivate un po’ da tutti i Comuni: un centinaio soltanto da Pescara, 60 da Penne, 28 da Atri, 25 da Montesilvano. Ma in realtà il dato è di tre volte superiore: molte telefonate, a causa dell’intasamento del call center, sono arrivate direttamente ai tecnici e agli uffici dell’Aca, sempre aperti nei giorni dell’emergenza.
Nei Comuni dell’entroterra, i sindaci e i cittadini si sono rivolti personalmente ai tecnici impegnati negli interventi. Il 7 gennaio scorso l’Aca è intervenuta per rintracciare una perdita nella adduttrice di alimentazione del serbatoio di Casalincontrada: sono stati necessari un giorno e mezzo di lavoro per individuare la rottura, sotto una coltre di un metro di neve. Un gruppo elettrogeno è stato installato nella serata del 7 dopo il black out della linea elettrica dell’Enel dell’impianto di sollevamento di Dragonara che alimenta i serbatoi Colle Felice di San Giovanni Teatino, Colle Spaccato di Bucchianico e Torrevecchia Teatina.
Ma l’Aca sta continuando senza sosta e con enorme impegno da parte di tutti, impiegati, tecnici, operai, a far fronte all’emergenza di questi giorni.