Marco Malvaldi conquista Pescara e il FLA

Marco MalvaldiMarco Malvaldi

di ANDREA LA ROVERE

Giornata di apertura del FLA, il Festival delle letterature dell’Adriatico e la serata all’auditorium Petruzzi è stata aperta col pubblico delle grandi occasioni per l’intervista/racconto allo scrittore pisano Marco Malvaldi.

Il toscano, noto ai più per il ciclo dei gialli del Bar Lume, ha scritto dieci romanzi in dieci anni, oltre ad alcuni saggi che hanno riscosso grande consenso.

Malvaldi ha ripercorso, con la consueta ironia che pervade le sue opere, la sua carriera di scrittore e quella mancata di chimico, raccontando spassosi aneddoti al proposito; di come, ad esempio, abbia iniziato a scrivere proprio per combattere quella che lui ha definito “noia attiva” indotta dalla ripetitività del lavoro in laboratorio, o di come, chiamato durante il dottorato a redigere i verbali delle riunioni, si divertisse ad arricchirli con particolari ora romanzati, ora grotteschi. E proprio il successo di questi suoi primi “esperimenti umoristico-letterari” l’avrebbero convinto a spedire il manoscritto del suo primo romanzo a ben quattordici case editrici, ottenendo risposta solo dalla siciliana Sellerio, cui a tutt’oggi rimane fedele.

Spazio anche a racconti di famiglia, con personaggi caratteristici che avrebbe poi usato come modello per creare i principali protagonisti del ciclo del Bar Lume; questo si compone di sei romanzi e una raccolta di racconti, e vede il “barrista” (con due erre) Massimo alle prese con quattro sfaccendati pensionati, nonno Ampelio, Aldo, il Rimediotti e il Del Tacca, che si improvvisano detective davanti ai crimini grandi e piccoli del paese. Il ciclo ha anche dato vita a una serie tv di buona qualità, col bravo Filippo Timi nel ruolo di Massimo.

Molto apprezzato anche il saggio “L’infinito tra parentesi”, sul dualismo scienza-poesia, mentre, come ha rivelato lo stesso Malvaldi, per il nuovo romanzo dovremo aspettare probabilmente la fine del prossimo anno.

Infine una chicca per la nostra regione, lo scrittore ha infatti rivelato di essersi ispirato per la località di Montesodi Marittimo, teatro delle vicende di “Milioni di milioni”, al paese della provincia teatina di San Buono, dove è solito recarsi da amici locali.

Una bella serata di cultura e buonumore, con Malvaldi che ha conquistato tutti i presenti, strappando risate e applausi, col suo umorismo tipicamente toscano e con la sua disponibilità anche nel fermarsi a firmare le copie dei suoi romanzi.

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