California, Hong Kong e Brisbaine: non sono solo mete turistiche, ma anche i bellicosi virus influenzali che caratterizzeranno questa stagione.
Gli esperti affermano che si tratta di ceppi particolarmente aggressivi che metteranno al tappeto circa 7 milioni di italiani (lo scorso anno sono stati 3 milioni i casi registrati). Ai peculiari sintomi respiratori si aggiungeranno quelli gastrointestinali. In realtà quest’anno l’influenza è in anticipo di almeno un mese rispetto alle medie stagionali e ha già iniziato a contagiare alcuni bambini del sud Italia. Di solito il virus è trasmesso per via aerea con la tosse o gli starnuti: ciò si ritiene che accada per lo più a distanza relativamente ravvicinata. l’influenza può essere spesso trasmessa toccando superfici contaminate dal virus e poi portandosi le mani alla bocca e agli occhi. Il periodo di contagiosità inizia un giorno prima della comparsa dei sintomi e termina circa una settimana dopo la loro scomparsa. Le precauzioni da adottare sono sempre le stesse degli anni precedenti: lavarsi spesso le mani, evitare luoghi affollati e chiusi, vaccinarsi. I virologi, consigliano la vaccinazione nel mese di ottobre, (la campagna vaccinale dovrebbe cominciare il 20) soprattutto per i soggetti a rischio: come gli anziani oltre i 65 anni, bambini con più di 6 mesi, giovani e adulti con patologie che aumentano il rischio di complicazioni. Un’influenza mal curata comporta varie complicazioni, dalla polmonite virale o batterica al peggioramento di problemi di salute preesistenti, come l’asma e lo scompenso cardiaco.