Nozze fra tradizione e innovazione: idee sul web

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Che sia in chiesa o in municipio, se si è deciso di convolare a nozze una mano di conti occorre pur farla. Dal vestito ai fiori, dal banchetto alle bomboniere, ogni cerimonia, sontuosa o economica, impone comunque una spesa, a meno di non optare per un cuore a cuore con abiti informali e pranzo per due, amici e parenti a casa.

Complessivamente, il matrimonio chiavi in mano può arrivare a costare, in media, dai 10.000 ai 25.000 euro, per eccesso o per difetto, a seconda delle manie di grandezza della coppia. Se va bene, il budget può essere coperto dalle buste-regalo. Le spose italiane spendono in media 1.860 euro per l’abito, accessori esclusi, ma a Napoli e Bari l’esborso medio sfiora i 2.400 euro. In ogni caso il costo del vestito entra spedito nella top 5 dell’intero budget nuziale. Sono più parsimoniose le future mogli torinesi e milanesi, che destinano all’abito circa 1.700 euro. Ci si sposa sempre più tardi, visto che trovare un lavoro per permettersi casa e figli equivale praticamente ad un miracolo. Secondo il sito tematico matrimonio.com oggi le coppie che si avvicinano all’altare o al sindaco hanno in media 32 anni e sono cresciute in un contesto digitale, il che spiega perché i cosiddetti “millennial” (giovani nati tra il 1980 e il 2000) intenzionati al grande passo si rivolgano sempre più spesso alla rete. Si naviga in internet per farsi un’idea di massima su modelli e prezzi, per “rubare” idee sfiziose su menu o bomboniere, per individuare la meta della luna di miele. Poi il grosso degli acquisti si compie di persona, alla vecchia maniera, quella in cui i tessuti si toccano con le mani, i fiori si annusano con le narici e la torta si lecca con le dita invece di vedere la foto sul pc.

Il fenomeno della ricerca online e dell’acquisto offline è parecchio diffuso, al punto che gli è stato dato anche un nome: Ropo (Research Online, Purchase Offline). E’ il segno di come, negli ultimi anni, l’organizzazione delle nozze sia profondamente mutata, plasmata sulle nuove generazioni. Anche per la scelta dell’abito il processo d’acquisto può iniziare online, tuttavia per eventuali modifiche ci si affida alla prova in atelier, come testimoniano le 15.000 e più future spose reindirizzate mensilmente da matrimonio.com verso i negozi consultati sul portale. Quanto alle stagioni, maggio, il mese mariano, resta il preferito dagli sposi, quindi è bene sapere che se si opta per questo periodo occorrerà prenotare il locale con largo anticipo, anche più di un anno. Fatta salva la possibilità di scegliere tra tante chiese, a Pescara le location possibili per celebrare il rito civile sono più d’una, non solo il Municipio, ma anche l’Aurum. Oppure si può scegliere la cornice stile Miami: il mare. Caso unico in cui è legittimo sperare di essere sull’ultima spiaggia, ossia di avere trovato il partner della vita.

Marina Moretti

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