Gianluca Ginoble, Ignazio Boschetto e Piero Barone: in arte Il Volo, trionfatori del festival di Sanremo con la canzone Grande amore che li ha definitivamente consacrati anche al pubblico italiano; e un cd, Grande amore Sanremo, già disco di platino. Un abruzzese, Gianluca, tra due siciliani, Piero e Ignazio, orgoglio di una regione e di una città, Roseto, che si appresta a nominarlo ambasciatore e al quale ha già assegnato le chiavi della città. Gianluca Ginoble partecipa a Ti lascio una canzone, programma di RaiUno, e lì conosce Ignazio e Piero con i quali inizia a duettare per poi creare un trio che porterà i tre ragazzi a visitare il mondo e cantare con i più grandi nomi della musica internazionale. Poi le prime date del tour in Italia tra cui la tappa a Pescara e la decisione di partecipare a Sanremo.
A distanza di un mese, quali ricordi avete di quel 14 febbraio, giorno della vittoria al Festival di Sanremo?
“Il quasi relax dei primi giorni tra foto e interviste con gli amici della stampa, delle radio, delle tv che abbiamo incontrato. Le belle manifestazioni di affetto della gente tra autografi e selfie. Le simpatiche riunioni a tavola con il nostro staff e i nostri discografici e poi le emozioni del teatro, fino a quella indescrivibile della proclamazione con quell’attesa di pochi secondi che sembrava di ore, culminata in un salto liberatorio e l’abbraccio con Carlo Conti, Emma, Arisa, Malika e Nek”.
La vostra vita è profondamente cambiata, c’è qualcosa in particolare che vi piacerebbe fare ma che i vostri impegni impediscono?
“Sì, ma da molto prima di Sanremo. Sono ormai diversi anni che viviamo più all’estero che in Italia, con le dovute conseguenze e i necessari adattamenti di vita, che sono stati anche importante motivo di insegnamento e di grande conoscenza. Forse dedicare più tempo alle abitudini da adolescenti e oggi di ragazzi già uomini con un lavoro particolare, ma molto ambito da sempre. Le cose semplici come giocare al calcio, frequentare con continuità la scuola e incontrare nuovi amici, fuori dal mondo della nostra attività. Resta il fatto che abbiamo la fortuna di lavorare nel modo che più amiamo: con il canto, la musica”.
Gianluca, cosa vuol dire per te ricevere la nomina di ambasciatore di Roseto degli Abruzzi nel mondo?
“Un grande onore e nello stesso tempo la felicità di portare sempre con me un po’ di casa mia e di quella dei miei amici e concittadini”.
È in programma un nuova data abruzzese del tour?
“Le nuove date si stanno programmando giorno per giorno e non è improbabile che si torni qui in A bruzzo. Io ne sarei strafelice”.
Gianluca, vuoi salutare i tuoi corregionali attraverso il nostro giornale?
“Certo. Vorrei abbracciarvi tutti. Vi ho sentito con me e dentro di me nel momento della vittoria di Sanremo. Un bacio a tutti gli abruzzesi dal vostro Gianluca”.