Marina Rendine: Il successo? Dipende dalla web reputation

Marina Rendine

Rendine e l’informatica: un binomio perfetto per l’Abruzzo. Di padre in figlia, dalle macchine da scrivere ai tablet. Marina Rendine (nella foto), co-founder dell’azienda Experience ci racconta il suo universo 2.0

Il tuo cognome, Rendine, è legato alla storia dell’informatica abruzzese.

“La tua domanda mi evoca vita, storia, passione, energia… e, successivamente, ricordi. Uno tra tutti, la Ford Taunus GT coupé rossa, mio padre alla guida, mia madre a fianco, avevo 4 o 5 anni non di più, e seduta sul sedile posteriore canticchiavo insieme all’autoradio: ‘Mi ricordo montagne verdi… un coniglio dal muso nero…’. Era una consuetudine quella di viaggiare con i miei genitori, che, più o meno trent’ anni fa, giravano l’Abruzzo per svolgere corsi di formazione professionale, all’epoca di steno-dattilografia e calcolo, negli enti. Poi verso fine anni 80 allestirono la prima aula computer nella storica sede della Scuola Claudio Rendine nel centro di Pescara e i primi corsi di informatica: monitor nero, prompt dei comandi C:\>”.

Informatica oggi, informatica ieri: un abisso di differenze.

“A quasi vent’anni vissi il momento in cui la scuola di mio padre passava dalla gestione di corsi professionali su macchine per scrivere e calcolatori elettronici, ai corsi sui personal computer a schermo monocromatico e dopo qualche anno i colori con le prime versioni di Windows. Fu molto elettrizzante trovarsi nel mezzo di un cambiamento così importante. Inizialmente si parlava di Informatica, oggi questa disciplina viene definita Ict, acronimo inglese di Information and communication technology (Tecnologia dell’ informazione e della comunicazione), e in realtà questo termine racchiude più di una tecnologia necessaria per la gestione delle attività quotidiane”.

Sei esperta di Web reputation, di cosa si tratta?

“Hai provato a cercare il tuo nome su Google? Soltanto in Italia sono oltre 35 milioni le persone connesse a internet e questo fa sì che la reputazione sul web sia diventata un fattore strategico per il successo. Il futuro e l’innovazione sono la mia grande passione, amo la tecnologia, il lavoro d’équipe, l’associarmi ad altri per realizzare progetti e ricerche. Da qualche anno con la mia società, la Experience ci occupiamo di monitoraggio, analisi, intervento e consulenza per la correzione o costruzione e sviluppo dell’immagine digitale di aziende, professionisti, executive, profili pubblici o privati. I consensi che riceviamo ci danno energia per studiare ed evolvere sempre più le nostre offerte”.

Quindi essere “social” può diventare un’arma in più per il pubblico e il privato?

“Molti mi chiedono: ‘Googlando il mio nome non compaiono risultati… è una fortuna?’ Quasi mai. Chi non ha un’immagine digitale appare come sfocato… semplicemente non esiste. La web reputation è direttamente proporzionale al livello di engagement degli utenti rispetto all’attività social dell’azienda e l’impressione positiva degli utenti è un fattore determinante perché i clienti e potenziali tali, si fanno influenzare dal word of mouth marketing, cioè dal passaparola. Anche per le pubbliche amministrazioni diventa sempre più importante avere una reputazione positiva perchè il riconoscimento del valore, da parte dei cittadini, ai servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni rimanda ad un’idea di fiducia”.

A che punto è, secondo te, l’Abruzzo 2.0? 

“Uno dei fiori all’occhiello è la sanità abruzzese, all’avanguardia relativamente al 2.0 per la comunicazione con il cittadino/utente. Questo dato emerge dal rapporto Osservasalute 2013 pubblicato dall’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane dell’università Cattolica di Roma. Un segnale positivo di apertura, viene anche da enti e istituzioni che hanno accolto le nostre iniziative formative: dal 2013 il Comitato imprenditoria femminile della Camera di commercio di Chieti si è fatto promotore di workshop e percorsi formativi sul web 2.0 che hanno coinvolto nella formazione l’imprenditoria locale; al liceo scientifico Volta di Francavilla ci hanno accolto per svolgere cicli seminariali tematici sul cyber bullismo; il Centro servizi per l’impiego di Pescara ha offerto agli iscritti workshop gratuiti sui social network e sul tema della web reputation per l’orientamento lavoro. A che punto è l’Abruzzo 2.0? Da un anno circa sta accogliendo sempre più tale necessità e la vive come strategia per la creazione di competenze e abilità in vari settori”.

Articolo offerto da: