Dal sogno alla realtà: siamo tornati in serie A

Lazio-Pescara

Riflettendo bene, ogni volta che il Pescara ha raggiunto traguardi ambiziosi, che ad oggi ci regalano la serie A, ai vertici dell’organigramma societario ci sono imprenditori pescaresi. Ricordiamo l’era Marinelli, negli anni 70, i fratelli Fedele nell’era Galeone con Pietro Scibilia ed oggi Daniele Sebastiani, circondato da tanti soci tutti con la pescaresità nel sangue.

Proprio dopo l’era Scibilia durata diversi anni, vari personaggi che non vale la pena nemmeno ricordare hanno fatto precipitare il delfino nelle aule di tribunale. A Caldora e De Cecco assoluti protagonisti della salvezza dal fallimento, un grazie particolare per aver restituito alla città il calcio che conta. Ciò testimonia di come quest’ambiente non può prescindere da quei personaggi noti in città che non possono permettersi passi falsi perché da tutti conosciuti. Proprio loro stanno “restituendo” molto generosamente, alla propria terra, quella riconoscenza molto spesso estranea a questo sistema. Vincenzo Marinelli importante manager della nazionale Under 21, fiutando la serietà di questo progetto si è riavvicinato al sodalizio biancazzurro, rappresentando il suo valore aggiunto. A tal proposito non si può escludere un clamoroso ritorno del re della pasta.

Questa indiscrezione, scaturisce dal fatto che rimane sempre in piedi il discorso di acquisizione del complesso sportivo del Poggio degli Ulivi, sempre molto caro a Zeman. Come accennato sono diversi i personaggi che hanno vissuto i momenti belli e bui di quest’ultimo trentennio. A detta di molti, questo Pescara ha dimostrato di avere qualcosa in più rispetto a tutti gli altri e tal proposito abbiamo avvicinato, nella lunga vigilia del match con la Sampdoria Mauro Esposito che sfiorò la massima serie nell’anno in cui in panchina sedeva Gigi De Canio. Il folletto napoletano è stato ospite di una importante manifestazione dedicata al fitness, impeccabilmente organizzata presso la Warner Village di Montesilvano. Proprio per l’importanza dei giorni che si stanno vivendo anche il delfino si è riservato una certa visibilità in questa kermesse.

Esposito ha come rimpianto quello di non aver mai incrociato la strada di Zeman. In un occasione ci andò vicino ed in particolare a Salerno, ma poi saltò tutto. “La marcia in più delle squadre Zemaniane e di questo Pescara è rappresentata dalla straordinaria condizione atletica che si acquista tramite durissimi allenamenti”. Da segnalare come la scorsa settimana gli effettivi biancazzurri hanno dovuto svolgere esercizi sui famosi “gradoni”. L’anno scorso, durante l’esperienza all’Atletico Roma, compagno di squadra di Esposito è stato Balzano. Proprio il terzino, secondo Esposito, ”ha avuto una crescita esponenziale difficilmente prevedibile. Dopo venti anni esatti si torna nel calcio ai massimi livelli, ed in città è addirittura tornato anche lo storico capitano Leo Junior, per altri motivi ma ha potuto riassaporare un clima a lui ben noto. La Pescara calcistica ha visto passare tanti allenatori e tantissimi giocatori, ma la caratteristica che l’ha sempre contraddistinta che molti di essi sono rimasti a vivere nella città dannunziana dopo aver appeso le scarpe al chiodo. Repetto la cui commozione in diretta tv la dice lunga sull’attaccamento a questa città, Nobili, Zucchini, Bordoni, Gelsi solo per citarne alcuni. In tutto ciò, un ruolo decisivo viene svolto da una tifoseria che ha dimostrato tutto il valore che riesce ad essere accogliente in maniera strepitosa chiedendo in cambio solo rispetto.

Quello di domenica è stato un giorno dove due città vicine nel dolore, solo qualche tempo fa, hanno riacquistato il sorriso. Pescara e Livorno, con le scomparse di Mancini e Morosini hanno saputo rialzare la testa e centrare i rispettivi obiettivi. Proprio al portiere di Zemanlandia va dedicata questa impresa e nel vedere le lacrime, dell’uomo di ghiaccio, ci si può rendere conto che sport con questi personaggi ha i propri valori.

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