Ve l’avevamo annunciato quando era ancora in fase di montaggio, e oggi è una promessa mantenuta: il soggetto cinematografico firmato da Francesco Calandra e Maria Grazia Liguori, La Palestra, arriva in sala. La pellicola sarà infatti proiettata al cinema Massimo di Pescara, da venerdì 20 a giovedì 26 aprile. L’occasione per conoscere una storia originale e apprezzare l’impegno “puro” di Calandra, che parte da se stesso per arrivare a tessere una trama sociale, un inaspettato film nel film.
La storia: Francesco, regista motivato e sognatore, è deciso a girare un film sui rom del suo quartiere. La sua sceneggiatura però viene subito messa in discussione dai rom stessi: la realtà immaginata non corrisponde a quella vera. Con il pretesto di conoscere le motivazioni che impediscono ad una donna rom di prendere parte ad un film che vede proprio loro protagonisti della narrazione, Francesco si fa accompagnare da due amici rom, gli unici che lo hanno seguito nell’avventura cinematografica; un progetto comune all’interno di una comunità che gli risulta completamente sconosciuta. Non senza resistenze e ingenuità, Francesco si lascia trasportare in quel mondo e si ritrova nella palestra di pugilato del quartiere, gestita proprio dai rom.
Nei fotogrammi di una pellicola a tratti anche comica, il ring de La Palestra accoglie l’incontro tra due culture. Quel film che il regista aveva immaginato rimarrà un sogno che lo accompagnerà per tutto il percorso del film “reale”, un sogno che gli offrirà la possibilità di mettere in ridicolo se stesso, il suo mondo di provenienza e la sua onniscienza. La Palestra è stato realizzato anche grazie al contributo artistico entusiasta e generoso di diversi professionisti pescaresi e abruzzesi, dagli autori della fotografia alle maestranze, fino a coloro che ne hanno firmato le musiche. Tra questi, il rom Arcangelo Spinelli, il rapper Andrea Cuba Kabbal, il musicista Andrea Moscianese e il trio Mat di Roma, il cui album d’esordio, Hermanos, è stato definito fra i migliori 100 dischi jazz del 2011.
I protagonisti sullo schermo sono Enrico Di Rocco, Moreno Di Rocco e Samira Bacci. Il montaggio è stato curato da Valerio Spezzaferro, Giuliano Panaccio e dallo stesso Francesco Calandra. La produzione esecutiva è dell’associazione Culturale Garage LAB. Il film nasce dal lavoro che da anni il regista Francesco Calandra porta avanti nel suo quartiere “difficile” , San Donato a Pescara. L’esigenza di indagare e raccontare le periferie è scaturita dalla volontà di opporsi a una narrazione che descrive questi quartieri soltanto come vivai di violenza e illegalità. Calandra vuole invece mettere in risalto quanta bellezza si possa ancora trovare nell’autenticità e nella genuinità della maggior parte dei cittadini che li abitano. (m.m.)