DOCudi2024 i vincitori del Concorso

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Nella serata di giovedì 16 a Pescara si è svolta la serata conclusiva del Concorso di Cinema Documentario DOCudì, giunto quest’anno alla sua undicesima edizione.

Il Concorso ha avuto, come punto cardine, “Panorama Italiano”: un’unica sezione competitiva con sette documentari presentati con appuntamento settimanale in tre mesi, da marzo a maggio, che attraverso temi diversi, ha mostrano tra l’altro il valore dei luoghi e delle relazioni.

Come nelle scorse edizioni, i premi sono due: il PREMIO DEL PUBBLICO per il miglior documentario, scelto attraverso una Giuria Popolare formata dagli spettatori, e il PREMIO PER IL MIGLIORE DOCUMENTARIO SOCIALE, scelto dall’associazione ACMA.

Il documentario vincitore, votato dalla giuria del pubblico, è risultato

L’UOMO PIU BUONO DEL MONDO LA LEGGENDA DI CARLO TRESCA

di Francesco PAOLUCCI e Angelo FIGORILLI

PAESE Italia    ANNO 2023    DURATA 38    GENERE Biografico, Sociale 

SOGGETTO Angelo Figorilli, Francesco Paolucci     SCENEGGIATURA Angelo Figorilli, Francesco Paolucci

PRODUZIONE Autoproduzione

(vedi https://www.webacma.it/docudi2024-luomo-piu-buono-del-mondo/)

Stati Uniti, primi del novecento. Carlo Tresca è un immigrato italiano che guida scioperi che durano mesi, pubblica giornali che denunciano padroni e mafiosi, vince e perde decine di processi per la libertà delle sue idee e dei lavoratori di ogni paese immigrati in America. Per quasi quarant’anni l’FBI lo considera tra i più pericolosi sovversivi d’America.

Viene da Sulmona, Abruzzo, è sindacalista, giornalista, socialista, rivoluzionario, anarchico, antifascista e antistalinista, scomodo per tutti. Forse voleva tornare in Italia per partecipare alla liberazione del paese ma un colpo di pistola alla schiena lo uccide una sera d’inverno. É l’11 gennaio del 1943. Al suo funerale a New York un corteo di ottanta automobili cariche di fiori e migliaia di persone. Operai, tessitrici, intellettuali, artisti, scrittori piangono quello che fu definito “l’uomo più buono del mondo”. Poi su di lui, per anni, scende il silenzio.

Il documentario con la migliore tematica sociale è risultato

SOSPESI di Martina DALL’ARA

PAESE Italia    ANNO 2022    DURATA 89    GENERE Psicologico, Sociale

SOGGETTO Martina Dall’Ara     SCENEGGIATURA Martina Dall’Ara, Alessandro Amato

PRODUZIONE Manufactory Productions

(vedi https://www.webacma.it/docudi2024-sospesi/)

Sospesi raccoglie volti, voci e storie da 50 paesi del mondo. Attraverso un’imponente ricerca e lo sguardo sociologico della regista, cento esperienze di vita di italiani in luoghi stranieri svelano percezioni e stati d’animo di un isolamento del tutto inaspettato, tra incertezza e fiducia nel futuro. Finestre sul mondo, che ricostruiscono il fenomeno più importante e travolgente del 2020. Sospesi è nato in uno specifico momento di emergenza per l’Italia. Un’emergenza rivelatosi mondiale. Chiusi i confini, chiuse le attività, tutti chiusi in casa. Il Covid-19 ha smosso sensazioni contrastanti e nuove speranze che ho voluto documentare, con i tanti volti e le tante voci di chi il lockdown italiano non l’ha vissuto di persona.

Nel corso delle premiazioni l’associazione ACMA ha tenuto a ringraziare Sponsor e Media partner per il loro prezioso contributo che ha poi permesso l’organizzazione del Concorso: Comune di Pescara, Fondazione PescaraAbruzzo, Cinemaitaliano.info, Radio ISAV e “L’esclusivo”, laboratorio artigianale, che ha gentilmente offerto i premi.

Sono intervenuti, per ritirare i premi, i registi Francesco PAOLUCCI e Angelo FIGORILLI e Martina Dall’ARA che hanno voluto ringraziare pubblico ed organizzatori per lo svolgimento del Concorso. Tutti hanno sottolineato come la particolarità di DOCudì, ovvero di garantire la presenza degli autori al termine delle proiezioni per un incontro con il pubblico in sala, sia stata una formula vincente che ha consentito un momento di approfondimento e di dialogo.

L’A.C.M.A. Associazione Cinematografica Multimediale Abruzzese che organizza DOCudì è una associazione culturale senza scopo di lucro che è nata nel dicembre 2000. E’ costituita da volontari e opera con la finalità di promuovere la cultura cinematografica e multimediale attraverso la sua fruizione a vantaggio dei propri associati e dell’intera collettività. Si occupa di promuovere, organizzare e pianificare attività culturali in generale soprattutto attraverso l’organizzazione di festival, rassegne, cineforum o singole proiezioni.

Nel corso della consegna dei Premi la Presidente M. Chiara Manni ha sottolineato come “l’edizione 2024 è stata una vetrina delle problematiche culturali, ambientali, sociali. DOCudì si caratterizza come luogo di incontro e di relazioni, mettendo sotto i riflettori la vita delle genti, delle tradizioni e delle diverse e complesse vicende del nostro paese. In questa fase di transizione dei popoli e dei cambiamenti epocali che si sono aperti un Festival può diventare ancor più luogo di arricchimento culturale e momento forte di riflessioni. Anche in questa edizione i soggetti sono i più diversi: dalla narrazione di antiche tradizioni in SULLA VIA DEI PADRI alla vicenda di sopravvivenza di INGUARDABILE o alle drammatiche testimonianze in LA CASA VIOLA; dalle storie di due protagonisti della vita politica come UN COMPAGNO DI NOME ENRICO e sociale come L’UOMO PIU’ BUONO DEL MONDO fino al ricordo ancora ben presente dell’ultimo terremoto del 2016 nel Centro Italia nel corto NOÉLLE o alle voci e alle storie di italiani da 50 paesi del mondo durante la pandemia in SOSPESI”.

Al termine, fuori concorso, si è svolto l’evento speciale con la visione, in anteprima regionale, del film CIELO APERTO di Ruggero Romano (vedi https://www.webacma.it/docudi2024-cielo-aperto/

“Cielo Aperto” intreccia sei narrazioni per raccontare una storia multiculturale di resilienza a Venezia. Il film mette in luce la ricerca delle nuove generazioni in una città divisa tra profonda tradizione e schiacciante globalizzazione. che vede unite le giovani generazioni in una riflessione condivisa sulle condizioni di cambiamento della città lagunare, proposta come simbolo di resilienza e azione sociale. Un’opera che amplifica le voci di comunità unite nel tentativo di riappropriazione della città lagunare, combattuta tra turismo di massa, tradizione e globalizzazione.

Il film CIELO APERTO è distribuito con il modello del “biglietto sospeso”. Il modello è quello del “caffè sospeso”, una tradizione partenopea che consiste nel pagare due caffè e lasciarne uno “sospeso”, pagato e non consumato, da offrire al prossimo. Il Cinema Sospeso adotta lo stesso principio di generosità e solidarietà e mira a democratizzare l’accesso al cinema attraverso un sistema trasparente di “pay-it-forward”. Ogni spettatore ha l’opportunità, al termine di ogni proiezione, di donare uno o più biglietti per la successiva proiezione in un’altra città. In questo modo, associazioni e collettivi culturali con uno spazio in gestione potranno accogliere e ospitare la proiezione ad accesso gratuito – spiegano gli ideatori, rendendo possibile un tour cinematografico svincolato dai meccanismi di distribuzione tradizionali. Il Cinema Sospeso non solo sostiene le produzioni di cinema indipendente, ma trasforma anche lo spettatore da semplice osservatore a partecipante attivo nel promuovere la cultura cinematografica.

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