Manoppello e Charleroi, una guida sulle città sorelle

Manoppello e Charleroi, una guida sulle città sorelle

C’è anche Manoppello nella guida “Les Villes Jumelées avec Charleroi” pubblicata e diffusa dal Comune di Charleroi che racconta storie, tradizioni, costumi delle città e delle regioni gemellate con la città belga, centro del vasto bacino carbonifero (il cui sfruttamento oggi è completamente abbandonato) al centro dell’area nota come “Pays Noir”. Diverse pagine del volume, pensato per far conoscere e scoprire le 11 città del mondo gemellate con Charleroi e definite “villes soeurs“, sono dedicate a Manoppello.

Della cittadina del pescarese si raccontano, con immagini e testi, la storia, le attività, i luoghi di interesse turistico, la gastronomia, il paesaggio e, soprattutto il legame ultraventennale, costruito dal 2001, quando fu siglato il gemellaggio fra i Comuni di Manoppello e Charleroi costituito per non dimenticare la tragedia di Marcinelle dell’8 agosto del 1956.

“Manoppello, insieme a Follonica in Toscana e Casarano in Puglia, è fra le tre città italiane presenti in guida insieme ad altri 11 centri, di cui 9 in Europa, uno negli Stati Uniti e l’altro in Giappone – ha raccontato il sindaco di Manoppello Giorgio De Luca, che ha scritto una nota di ringraziamento al consigliere comunale di Charleroi delegato alle Relazioni internazionali Laurence Leclerq –  Una pubblicazione, questa, che ci riempie di orgoglio: un invito a venire a visitare Manoppello, ma anche e soprattutto la testimonianza di un rapporto importante e consolidato che Manoppello e Charleroi costruiscono dal 2001. Un gemellaggio che fonda le sue basi sulla storia comune delle due città passata attraverso il lavoro nelle miniere e il sacrificio dei lavoratori morti nel disastro minerario di Bois du Cazier. Un legame che troverà nuovi punti d’intesa per cooperazioni future anche grazie alla Fondazione Marcinelle Dueseidue“, la cui istituzione è stata recentemente approvata dal Consiglio Regionale dell’Abruzzo e che avrà sede a Manoppello. Con tutti i Comuni d’Abruzzo, con le associazioni del territorio e i centri della provincia di Pescara che come Manoppello hanno vissuto gli anni difficili dell’emigrazione – ha aggiunto il primo cittadino De Luca -, una volta scritto insieme lo Statuto e costituita formalmente la Fondazione, continueremo a perpetuare la memoria della più grande tragedia di Marcinelle e le vittime del disastro minerario dell’8 agosto 1956, a difendere i principi e la sicurezza dei lavoratori e a costruire ponti che uniscano le giovani generazioni dell’intera Europa in termini di conoscenza, studio, scambi culturali e crescita collettiva”.

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