Al via le domande per i progetti legati alla legge regionale “Vita Indipendente”

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Sono aperte le domande per i progetti legati alla legge regionale “Vita indipendente” ai sensi della L.R. 23 novembre 2012 n. 57.

Base fondamentale di ogni progetto di “Vita indipendente” è l’assunzione di un assistente personale, mediante la stipula di un contratto di lavoro, ai sensi della vigente normativa.

I cittadini maggiorenni che vivono una grave situazione di disabilità residenti nella Regione Abruzzo possono fare domanda nel proprio comune di residenza entro e non oltre il 31 gennaio 2024.

Questi i requisiti di accesso:

  • Redazione del progetto individuale;
  • Certificazione rilasciata ai sensi dell’art. 3, comma 3 della legge 5 febbraio 1992 n. 104;
  • ISEE socio-sanitario non superiore a 20.000 euro in corso di validità da produrre possibilmente entro il 15/02/2024
  • età superiore ai 18 anni

La CGIL Pescara, attraverso il proprio ufficio politiche per la disabilità intende sostenere in maniera concreta le persone con grave disabilità, affinché venga garantito e riconosciuto il diritto ad avere una “Vita Indipendente”.

Per informazioni e per tutto il supporto necessario per la presentazione della domanda, è possibile contattare l’Ufficio Politiche per la disabilita della Cgil il mercoledì e il venerdì dalle ore 15:30 alle 18:30, al numero 335-309534, oppure si può inoltrare una mail a c.ferrante@cgilabruzzomolise.it

“Come Cgil abbiamo portato avanti una battaglia, insieme al Segretario Regionale Carmine Ranieri, proprio sulla Vita Indipendente – dice Claudio Ferrante – responsabile politiche della disabilità per la Cgil Pescara – ottenendo un risultato storico per l’intero Abruzzo, il finanziamento totale per tutti i cittadini abruzzesi esattamente 916 che hanno presentato domanda. Nel 2021 la CGIL è riuscita a far avere un finanziamento  di 3.500.000, nel 2022 di 4.486.273 euro”.

“Parliamo di una legge regionale di fondamentale importanza – continua il segretario della Cgil Pescara Luca Ondifero – che permette alle persone con disabilità, di fare delle scelte nel perseguire, alla pari con gli altri, la propria autonomia personale. Un’autonomia fatta di autodeterminazione, inclusione e piena partecipazione attraverso interventi mirati”.

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