Sul canile di via Raiale… Alessandrini, Sola e Di Renzo M5S e l’Assessore Di Nisio

canile

ERIKA ALESSANDRINI e MASSIMO DI RENZO M5S:

Una delibera di Giunta (la n. 267) del 13 aprile 2023 con cui l’amministrazione Masci optava per la messa a norma di Via Raiale stanziando 20mila euro dal fondo di riserva. Questo il contenuto del documento mostrato questa mattina in conferenza stampa dal Movimento 5 Stelle, che torna a chiedere spiegazioni sulla scelta, ormai solo ed esclusivamente politica, di chiudere il canile e trasferire tutti i suoi ospiti a Civitella.

Quello che emerge da questo documento è gravissimo – commenta il consigliere Paolo Sola  perché conferma che la Giunta Masci aveva scelto di mettere a norma il canile di Via Raiale e poi è tornata sui propri passi senza alcuna motivazione. Un documento che inoltre conferma, innanzitutto, che la cifra necessaria è sempre stata quella che ripetiamo da settimane (15mila euro più IVA), e che la stessa Giunta ritenesse quella spesa urgente e necessaria, tanto da prelevarla dal fondo di riserva. Fondo che per legge – prosegue Sola  vincola poi le somme prelevate alla destinazione per cui è avvenuto il prelievo, e questo vuol dire che, ad oggi, già ci sono soldi impegnati per la messa a norma del canile e non possono essere spesi per nient’altro“.

Uno scenario che sembra smontare, quindi, anche gli alibi diffusi negli ultimi giorni dagli ambienti di centrodestra per giustificare la scelta di chiudere la struttura.

Un teatrino imbarazzante – prosegue Sola  perché non stanno in piedi né le ragioni legate al rischio esondazione, né quelle secondo cui per tenere aperto il canile servirebbe una presunta somma di 100mila euro. I vincoli relativi al rischio esondazione si applicano solo alle nuove costruzioni o alla demolizione e ricostruzione, mentre per gli edifici già esistenti la manutenzione ordinaria, straordinaria ed ogni forma di adeguamento o messa a norma è sempre consentita. Anche la storia dei 100mila euro è falsa e strumentale – incalza Sola  perché si riferisce all’eventuale adeguamento di una parte residuale del canile (9 box) che non è stata mai segnalata dalla ASL tra le criticità da mettere a norma, potendo tranquillamente restare inutilizzata o fungere, anzi, da area sgambamento aggiuntiva. Questo era chiaro sia nella relazione di febbraio 2023firmata da un tecnico comunale che quantificava i lavori necessari, sia in una seconda versione di quello stesso testo che inspiegabilmente, a distanza di mesi e senza alcuna motivazione, è stata rielaborata dallo stesso tecnico, ad ottobre 2023. Una pezza d’appoggio che serve a poco, perché anche in questa versione rivisitata il succo del discorso non cambia: gli interventi chiesti dalla ASL per rilasciare l’autorizzazione sanitaria sono ben chiari, e la somma che serve a realizzarli è di 15mila euro più IVA“. 

La protesta dunque non si arresta, e la lotta per tenere a Pescara i cani salvando la struttura in Via Raiale sta coinvolgendo ogni giorno di più tutta la città.

È bellissima la risposta che sta arrivando dai pescaresi – aggiungono i consiglieri Erika Alessandrini e Massimo Di Renzo  con la raccolta fondi lanciata dalla Lega del Cane che in soli 4 giorni ha già raggiunto 14mila euro, con un’onda di solidarietà che dimostra come siano centinaia i cittadini sensibili a questa vicenda. Così come sono oltre 15 le sigle associative – concludono Sola, Alessandrini e Di Renzo  che hanno già aderito alla grande manifestazione di piazza che abbiamo lanciato per sabato 4 novembre 2023 alle ore 16 in Piazza Salotto. Un appuntamento a cui sono chiamati a partecipare tutti coloro che sono vicini ai temi del mondo animale e che vogliono battersi, insieme a noi, per tutelare i cani della nostra città“.

ASSESSORE DI NISIO:

Sul canile di via Raiale si continuano a dire cose non vere, a ipotizzare congetture che invece non esistono, a costruire castelli in aria.

L’ultima trovata della minoranza riguarda una delibera di giunta dei mesi scorsi, da noi approvata per destinare ventimila euro al canile di via Raiale, risorse prelevate dal fondo di riserva, che poi non sono state utilizzate dagli uffici perché l’area interessata da un ipotetico intervento sul canile interferisce con il nuovo fabbricato attiguo alla Città della Musica, dove sorgeranno le aule didattiche.

Sarebbe sufficiente informarsi dai diretti interessati prima di gettare fango a destra e a manca cercando di danneggiare l’immagine dell’amministrazione comunale che, invece, sta lavorando per dare alla città, e non solo alla città, un nuovo canile che risponda ai requisiti previsti dalla legge, come avrebbero dovuto fare già altre giunte prima di noi, a partire da quelle guidate dal centrosinistra.

Dai banchi della minoranza continuano ad aizzare gli amanti degli animali con dichiarazioni sconclusionate: si dice, ad esempio, che con un investimento di 15mila euro poi la Asl rilascerebbe l’autorizzazione sanitaria per il canile di via Raiale che, notoriamente, ha sempre vissuto una condizione emergenziale da 30 anni.

E questo chi lo assicura? Forse la Asl? Invece proprio la Asl ha scritto nero su bianco che il canile deve chiudere il 31 dicembre.

Si sottovaluta, invece, un fattore rilevante e cioè che con questi lavori il canile rischierebbe di perdere una parte rilevante dei box (emerge dai documenti mostrati dalla stessa minoranza). E si tace volutamente su un elemento cardine e cioè che la Asl stessa ha prescritto la chiusura del canile, per motivi che abbiamo già detto e ribadito mille volte e che sono riconducibili alla mancanza dei requisiti della struttura, al divieto di introdurre nuovi cani, già dal 2022.

In vista del 31 dicembre prossimo, data indicata dalla Asl per la chiusura e data di scadenza della convenzione con l’attuale gestore, abbiamo chiesto la collaborazione della Lega del cane, preoccupata per la sorte degli animali (che andrebbero nell’unica struttura autorizzata della regione). Nel corso di un incontro con i vertici nazionali dell’associazione, di fronte ai quali abbiamo ripercorso tutta la vicenda, abbiamo chiesto di indicarci una struttura che possa ospitare i cani oggi collocati nel canile di via Raiale e di aiutarci nel progetto per promuovere le adozioni con i contributi del Comune, destinati a chi adotta un cane del canile.

Se c’è stata una chiusura, ma noi ci auguriamo che non sia definitiva perché il dialogo è sempre fondamentale, c’è stata da parte di chi dice “o il canile di via Raiale o niente”, infarcendo una dichiarazione di questo genere di accuse di ogni tipo contro il Comune stesso.

A noi interessa solo il benessere dei cani, che si ottiene realizzando un vero rifugio, non mettendo pezze a colori a una situazione disastrosa che dura da 30 anni. O forse non è possibile immaginare e realizzare qualcosa di diverso e migliore rispetto alla situazione attuale? Noi pensiamo di sì, su questo vogliamo continuare a lavorare.

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