Federconsumatori Abruzzo: “Come i barboni, peggio dei barboni i passeggeri dei treni nella stazione di Pescara”
Peccato che i Dirigenti di Trenitalia incaricati di fornire la Qualità del servizio ai viaggiatori in arrivo/partenza nella/dalla stazione di Pescara, non abbiamo mai fatto l’esperienza di aspettare per una mezz’oretta l’arrivo di un treno in quella stazione.
Altrimenti si sarebbero subito resi conto che d’inverno è impossibile attendere i treni nella sala d’attesa della stazione di Pescara. È meglio aspettare fuori, all’aperto, perché è meno freddo che all’interno.
Se qualche sfortunato turista invernale dovesse sperimentare l’attesa del treno nella stazione di Pescara, nel ricordo farebbe fatica a capire che il capoluogo adriatico non si trova nel circolo polare artico.
È impossibile che non si possa trovare il modo per fornire un minimo di assistenza a chi utilizza la nostra stazione. Eppure in casi analoghi è stato tutto risolto: basta vedere la stazione di Ancona: dove i passeggeri (come in tutte le analoghe stazioni d’Italia) dispongono di un locale riscaldato nei mesi invernali. A Pescara no! A Pescara, anche se i passeggeri pagano il prezzo del biglietto fra i più alti d’Italia, debbono subire l’umiliazione di aspettare i treni “al freddo e al gelo”; senza neanche un bue, oppure un asinello, che li possa riscaldare.
Eppure il Regolamento Europeo prevede l’obbligo dei gestori del trasporto ferroviario di consentire la fruizione di spazi riscaldati ai passeggeri dei treni.
Vale per tutti, ma non per i passeggeri in partenza o in arrivo nella stazione di Pescara.
È veramente un peccato che i Dirigenti delle Ferrovie incaricati di fornire la Qualità di servizio ai viaggiatori in arrivo/partenza nella/dalla stazione di Pescara, non abbiamo mai fatto l’esperienza di aspettare per una mezz’oretta l’arrivo di un treno. Altrimenti sarebbe già tutto risolto.
E se i Dirigenti delle Ferrovie fanno finta di non sapere, i nostri Responsabili politici glielo dovrebbero ricordare.