Il coordinatore cittadino PAOLO D’INCECCO: “Una scelta inopportuna costruire nel
parco, l’asilo va realizzato altrove e vanno evitate fratture tra politica e cittadinanza”.
L’Udc di Pescara considera un errore costruire una scuola dell’infanzia nell’area verde di
via della Fornace Bizzarri e invita l’amministrazione comunale a trovare una soluzione che
veda tutti d’accordo.
La questione, che va avanti ormai da settimane, è stata portata all’attenzione dell’esecutivo
provinciale del partito, riunito dal coordinatore provinciale Andrea Colalongo, nell’ambito
del più articolato tema della tutela del verde pubblico nelle aree urbane a più alta densità
demografica. In sintonia con la linea politica dell’Udc Abruzzo, guidata dal segretario
regionale Enrico Di Giuseppantonio, che mette in primo piano nei suoi programmi la
sostenibilità dal punto di vista ambientale che occorre attuare con una serie di strategie,
come ad esempio prevedere maggiori aree verdi e ottimizzare la viabilità all’interno degli
spazi urbani abruzzesi.
I dirigenti centristi sono estremamente preoccupati anche per l’intenzione da parte di tanti
residenti di intraprendere iniziative giudiziarie per contrapporsi alla scelta del Comune.
“Riteniamo che non si debba mai arrivare a questi livelli di contrasto con la cittadinanza. –
spiega all’esito dell’incontro il coordinatore cittadino Paolo D’Incecco – Auspichiamo che si
trovi al più presto una soluzione. Come ben sanno a Palazzo di Città, qualora la delibera
venga impugnata c’è il concreto rischio che ne venga sospesa l’efficacia e questo vuol dire la
perdita dei finanziamenti pubblici collegati al progetto. E questo non ce lo possiamo
permettere. Ci rendiamo conto che non è semplice effettuare il corretto bilanciamento degli
interessi in gioco, ma in questo caso siamo sicuri che l’amministrazione sarà in grado di
proporre una giusta soluzione, che consenta per un verso di non perdere i finanziamenti e,
allo stesso tempo, di procedere alla ricerca di un’area più consona ad ospitare una scuola.
Un’area, vale a dire, che sacrifichi il meno possibile il verde pubblico e abbia quelle
caratteristiche di ampiezza e di viabilità che sono fondamentali per evitare tutte quelle note
ed impattanti problematiche, in termini di agevole fruizione degli spazi pubblici, connesse
alla presenza degli edifici scolastici”.