L’Istituto Alberghiero ‘De Cecco’ consegna torte e pacchi alimentari alla Comunità di Sant’Egidio

solidarietà

Un quintale e mezzo di prodotti alimentari non deperibili, come pasta, olio, pomodori in scatola e farina, e circa 50 torte, tra ciambelloni e crostate, realizzati dai docenti e dagli studenti dell’Istituto Alberghiero Ipssar ‘De Cecco’ di Pescara. È il maxi-carico di solidarietà che l’Istituto ‘De Cecco’ ha consegnato alla Comunità di Sant’Egidio, pacchi alimentari che verranno distribuiti a tutti coloro che vivono un momento di difficoltà, dunque cittadini senza fissa dimora, donne con bambini, immigrati, o anche italiani che hanno perso il lavoro, un gesto concreto di fratellanza e un simbolo del dono più grande che i nostri ragazzi, ancora studenti, potessero fare alla città, ovvero il proprio tempo”. Lo ha detto la dirigente dell’Istituto Alberghiero Alessandra Di Pietro, nel corso della conferenza stampa realizzata per la consegna del carico di alimenti nella parrocchia del Santuario del Cuore Immacolato di Maria, a Pescara, alla presenza del parroco Padre Albert, della referente della Comunità di Sant’Egidio Marisa Cimino, con alcuni volontari, Elena Tavolieri responsabile della Caritas parrocchiale, con i professori che hanno coordinato l’iniziativa, ossia il docente-chef Amedeo Prognoli e Don Antonio De Grandis, docente dell’Alberghiero e Presidente del Tribunale ecclesiastico interregionale Abruzzo e Molise, il magazziniere Paolo Troiano e l’autista dell’Alberghiero Giuseppe Pretara e gli studenti che hanno lavorato al progetto.

“L’Istituto Alberghiero – ha spiegato la dirigente Di Pietro – è stato felice di raccogliere per il secondo anno consecutivo la proposta di solidarietà e di amore ricevuta dalla Comunità di Sant’Egidio, e abbiamo visto nell’opportunità offerta ai nostri ragazzi il modo migliore per celebrare il Natale e di farlo nel modo più spirituale e autentico. Il nostro obiettivo è insegnare ai ragazzi l’importanza del donare e della solidarietà attraverso la pratica, dunque la cultura del donare perché oggi i nostri studenti non hanno donato solo i dolci realizzati, ma hanno offerto il proprio tempo, la propria disponibilità, trasformandolo in un tempo significativo. Donare agli altri è sicuramente un modo per augurare un Natale di gioia e del cuore. E credo che l’esperienza odierna sia anche profondamente educativa, anzi credo rappresenti il senso più profondo dell’educare alla costruzione di una personalità integra e completa. Come scuola abbiamo deciso di consegnare alla Comunità di Sant’Egidio circa 50 torte realizzate dai nostri ragazzi e poi pacchi alimentari non deperibili, per un quintale e mezzo, oltre a una piccola somma di solidarietà raccolta nel Convitto e che abbiamo devoluto al Santuario. Abbiamo dato il massimo affinchè il maggior numero possibile di famiglie potessero vivere un Natale sereno ed è stata straordinaria, in tal senso, anche la collaborazione del corpo docente”. “Oggi abbiamo celebrato il vero Natale – ha sottolineato Padre Albert – ossia la gioia del donare, lo spirito più autentico della solidarietà”. “Il dono dell’Istituto Alberghiero – ha detto Cimino – ci racconta l’importanza del nostro contributo a sostegno dei più deboli e bisognosi, il calore della gratuità, del fare senza un apparente ritorno, mentre in realtà si riceve in cambio il calore e la gioia del cuore, insegnando ai ragazzi l’importanza del far sentire tutti, anche i più fragili, persone ricche di dignità”. Oltre alle 50 torte, l’Istituto Alberghiero ha consegnato, nel dettaglio, 50 chili di pasta, 40 litri di passata di pomodoro, 30 litri di olio, 20 chili di riso e 20 chili di farina. Gli studenti che hanno partecipato all’iniziativa sono Chiara Zampolli, Angelo Lannutti, Alessandro Serraiocco, Dennis Ciancetta, Aurora De Angelis, Kevin Cipollone, Andrea Marcantonio e Giulia Croce con la professoressa Celeste Di Giorgio, referente dello Sportello per il Volontariato.

 

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