Al Florian Espace: Non mi pento di niente

non mi pento di niente

Al Florian Espace per Teatro d’Autorə e altri linguaggi, venerdì 16 e sabato 17 dicembre alle ore 20.45, ACTI Teatri Indipendenti/AMA Factory (Torino) con  “Non mi pento di niente”

di Csaba Székely  traduzione Roberto Merlo

regia Beppe Rosso con Lorenzo Bartoli, Beppe Rosso, Annamaria Troisi scene e light design Lucio Diana | musiche Mirko Lodedo ambientazioni sonore Guglielmo Diana

costumi Fabiana Tomasi aiuto regia Thea Dellavalle collaborazione drammaturgica

Debora Milone tecnici di compagnia Raffaele Arru, Marco Ferrero

 

A seguire PostPLAY- Storie di Teatri con Giulia Basel, Chiara Sanvitale e la compagnia

 

Una commedia nera, scritta con incredibile profondità e leggerezza, capace di combinare humour e tragedia e di trarre forza proprio dalla commistione degli opposti. Csaba Székely, giovane e pluripremiato autore romeno, narra le vicende a trent’anni dalla caduta del muro di un ex colonnello della Securitate, la famigerata polizia del regime comunista, contattato e ricattato dai nuovi servizi segreti, in contrasto con l’affetto per una ragazzina, piombata per caso nella sua vita. Sottili trame legano le vite di tre personaggi in una storia che parla di un’intera nazione. Una riflessione sull’impossibilità di cancellare il passato e sull’influenza spietata che esso esercita sul presente.

 

Csaba Székely, narra la storia di un’intera nazione che passa in una stanza ed apre uno spiraglio di comprensione su quel mondo dell’“Est”, così europeo e contemporaneamente così distante. La scelta minimalistica dell’allestimento rimarca il senso di tensione continua tra i personaggi e il gioco di svelamenti che cambia continuamente la geografia drammaturgica e rimette tutto in discussione.

 

 

In un alternarsi di colpi di scena Csaba Székely confeziona una piéce dall’accattivante scrittura,

partitura dai toni ora comici ora drammatici che Beppe Rosso asseconda con una regia lineare

e rispettosa di un ritmo teatrale in crescendo.

Teatroteatro, Roberto Canavesi

È un testo serrato e implacabile. Ma è pure un copione ironico e scorrevole, forte di una precisa e non stereotipata caratterizzazione dei personaggi. Beppe Rosso lo riconosce e lo sottolinea optando per un’interpretazione misurata e concentrata. Gli attori assumono carattere, mosse e atteggiamenti dei tre personaggi scegliendo di capirli anziché giudicarli.

Paneacquaculture, Laura Bevione

 

Ingresso 12 euro ridotti 10 per studenti fino a 26 anni e per le Associazioni Convenzionate

Per info e biglietti 393/9350933 085/2059278

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