E’ sicuramente una bella notizia sapere che anche lungo la linea ferroviaria adriatica qualcosa si muove. Anche se il Ministro Giovannini parla impropriamente di “Alta Velocità”.
L’Alta Velocità è, infatti, quella linea ferroviaria che consente una velocità minima dei treni a 250Km/h. Mentre l’investimento di 8,5 miliardi di euro sulla linea Bologna-Bari ridurrà i tempi di percorrenza solo di 60 minuti.
Se, invece, si trattasse veramente di Alta Velocità, i tempi di percorrenza si sarebbero ridotti di 120 minuti.
Infatti i 650 chilometri che separano Bari da Bologna (attualmente tempi minimi 5h e 37′ (fonte Ministro Giovannini), dovrebbero essere percorsi in massimo 3 ore e 30 minuti. Sono questi, infatti, i tempi medi per raggiungere Bologna da Napoli – Km 647- dove esiste veramente l’Alta Velocità.
Perciò non si deve parlare di Alta Velocità, ma di velocizzazione, che pure è una cosa buona.
Quello che però è strano sulla linea adriatica è che da anni i cittadini subiscano una evidente ingiustizia nel silenzio totale della politica.
Succede infatti che mentre sulla linea ad Alta Velocità Napoli-Roma-Milano circolino Frecce Rosse-Ferrari, sulla linea adriatica circolano Frecce Rossa-Panda. E siccome sia le Ferrari che le Panda sono colorate di rosso, vengono chiamate tutte Freccia Rossa. Non solo : i cittadini adriatici costretti ad utilizzare i Freccia Rossa Panda, sono costretti addirittura a pagare prezzi superiori a quelli che utilizzano le Frecce Rosse-Ferrari.
Cioè : dove i servizi sono migliori, i prezzi sono più bassi; sull’adriatica, dove sono peggiori, il prezzo del biglietto è più alto. Occorre sapere inoltre che già oggi sarebbe possibile ridurre di quasi un’ora la percorrenza tra Bari e Bologna, agendo sulla quantità di fermate dei treni Freccia Rossa.
Mentre da Napoli a Milano la Freccia Rossa effettua solo 3 fermate, le Frecce Rosse dell’Adriatico ne effettuano anche 16. Siccome ogni fermata comporta un tempo medio di 6 minuti (tra decellerazione, sosta e ripartenza),eliminando 8 fermate anche solo a due treni Freccia Rossa, questi potrebbero ridurre di quasi 50 minuti i tempi di percorrenza a condizioni strutturali immutate.
In attesa delle “magnifiche sorti e progressive” anche sulla linea ferroviaria adriatica, si potrebbero perciò ridurre le fermate ad un paio di treni Freccia Rossa per poter raggiungere così Bologna da Pescara in 2h e 30′ e Milano (sempre da Pescara )in 3h e 30′.
Questo si potrebbe realizzare già oggi. Ma spesso la politica è più brava a vendere quello che non c’è, piuttosto che fare i conti con quello che c’è.