Quercia di Moscufo. SS-151. incrocio tra Viale Kennedy via Sardegna per zona industriale

albero condannato a morte

Di seguito il comunicato delle associazioni del Coordinamento Salviamo gli Alberi di Pescara:  CONALPA delegazione Pescara Chieti – Archeoclub d’Italia – Italia Nostra sezione “Lucia Gorgoni” di Pescara – GUFI Gruppo Unitario Foreste Italiane – Mila Donnambiente – Le Majellane – La Galina Caminante  – Comitato Strada Parco Bene Comune – AIAPP – FIAB Pescara Bici – Ass. ASTRA – Touring Club Pescara – Oltre il Gazebo no Filovia

Sul caso della grande quercia di Moscufo ubicata sulla SS-151 si mobilitano anche le associazioni pescaresi inserite nel Coordinamento Salviamo gli Alberi di Pescara. “Il nostro gruppo di associazioni è totalmente contrario al taglio di questo splendido esemplare di roverella”, spiegano i rappresentanti del coordinamento, “Si tratta di un grave danno ambientale che non porterà nessun miglioramento del paesaggio della Val Tavo. Una perdita inaccettabile per tutta la comunità. Chiediamo agli amministratori pubblici, a Sindaco di Moscufo, Anas, Regione Abruzzo  e Carabinieri Forestale di indire immediatamente un tavolo tecnico con sopralluogo intorno all’albero. Un confronto tra le associazioni, gli esperti del settore e gli organi competenti a nostro avviso è essenziale per discutere di possibili azioni di tutela.”
“Ricordiamo che questa quercia produce importanti servizi ecosistemici a cominciare dalla purificazione dell’aria dall’inquinamento atmosferico, alla mitigazione delle temperature elevate, fino alla creazione di un habitat per l’avifauna con miglioramento qualitativo del paesaggio.”
“Per il giorno 12 luglio abbiamo indetto anche una conferenza stampa proprio sotto la quercia, a cui parteciperanno i rappresentanti delle nostre associazioni, per spiegare tecnicamente cosa significa perdere un albero di questa importanza e quali possono essere i danni ambientali. Invitiamo tutti gli amministratori, i cittadini, il sindaco di Moscufo e i giornalisti a partecipare. Le colate di cemento e il “tabula rasa”, distruggendo alberi e paesaggi, sono operazioni totalmente errate ed antiquate che non appartengono più alla attuale visione sostenibile del paesaggio e alla moderna tutela dell’ambiente.”

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