Tornano gli Sfaratthons con “Appunti di Viaggio”

Sfaratthons

Il 14 agosto, con uno speciale concerto a Borrello, gli Sfaratthons presenteranno il loro nuovo lavoro, la rock opera Appunti di Viaggio. Ospite speciale il noto flautista Geoff Warren.

È passato un po’ di tempo da quando vi raccontammo la storia del gruppo di Borrello. Una storia che sembra uscita da un film e che arriva direttamente dagli anni ’70 e dall’epoca d’oro del rock progressivo italiano. Erano i giorni in cui dei ragazzi di questo piccolo paese – noto ai più per le Cascate del Rio Verde, le più alte degli Appennini – uniti dalla passione per la musica e in particolare il rock, si riunivano per strimpellare i loro strumenti.

Affinata la tecnica, i nostri progettavano di comporre – anche grazie al paroliere Argentino D’Auro – la loro rock opera; purtroppo erano anche i giorni in cui il rock progressivo veniva soppiantato dal punk. Borrello, inoltre, come molti piccoli paesi offriva poco e andava spopolandosi, tanto che le strade di questi ragazzi si divisero, ognuno a cercare la propria, e l’opera degli Sfaratthons rimase incompiuta.

Eppure, nel 2016, come orchestrati da un astuto burattinaio, i fili della storia si riunivano e finalmente La Bestia Umana – questo il titolo dell’album – vedeva la luce. Da allora una serie di live – complice anche il rinnovato interesse verso il prog – e tanti nuovi progetti.

Siamo ai giorni nostri ed è appena uscito Appunti di Viaggio, un nuovo affascinante percorso nella musica progressiva, non solo musicale ma anche visivo, grazie alle opere del pittore Luca Luciano.

Sfaratthons locandina

Sfaratthons è la versione inglesizzata del termine dialettale sfaratton’, che indica un po’ il vitellone di felliniana memoria, e i componenti della band sono: Giovanni Di Nunzio, voce e chitarra; Cecilio Luciano, batteria; Mario Di Nunzio, basso elettrico; Giovanni Casciato, chitarra elettrica; Luca Di Nunzio, voce, chitarra, tastiere e sintetizzatori.

A questi si aggiunge l’eccezionale contributo di Geoff Warren con uno strumento che – gli appassionati lo sanno bene – non può mancare in un buon disco prog: il flauto.

Appunti di Viaggio – con cui la band è stata selezionata per il Sanremo Rock – percorre tutte le strade più conosciute del rock progressivo. C’è la title track, splendido strumentale che tra cambi di ritmo e cavalcate di flauto ci riporta dritti agli anni ’70; Vela e Cielo Nero sono passaggi più cupi con ampio spazio dato ai sintetizzatori e che ricordano nelle atmosfere l’indimenticato disco dei Museo Rosenbach. Your War, Our War vanta un andamento quasi funk che si fonde con un flauto alla Jethro Tull e un assolo di chitarra vagamente floydiano; notevole anche il testo impegnato. Da segnalare la presenza di alcuni brani cantati in dialetto, scritti da Donato Di Luca, tra cui ricordiamo Vaije che attacca un po’ come Kashmir dei Led Zeppelin per poi aprirsi in un ritornello più solare e mediterraneo. Il lavoro si chiude con Trust, il cui ritornello pare addirittura citare il Battiato dei primi anni ’80.

In sostanza il nuovo lavoro degli Sfaratthons, pur con alcuni passaggi un po’ naif a livello di produzione e nel cantato, si può considerare un ulteriore passo avanti per questa band che si è accollata il difficile compito di ridare lustro al prog italiano e – soprattutto – di dare compimento ai propri sogni.

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