Due domande a Sara Marcozzi

sara marcozzi

In prossimità delle elezioni Regionali del 10 febbraio, la redazione di PescaraPescara ha rivolto due domande a ciascuno dei quattro candidati Presidente. Ecco le risposte di Sara Marcozzi, candidata del Movimento 5 stelle alla presidenza della Regione.

Qual è la motivazione principale che l’ha spinta a candidarsi quale presidente della Regione Abruzzo?

“La stessa per la quale ho scelto di prendere parte attiva alla vita politica della mia Regione: cambiare in meglio la vita degli abruzzesi. Arriviamo da dieci anni in cui il centro destra prima e il centro sinistra poi hanno creato più problemi che soluzioni. Ci ritroviamo con ospedali chiusi e depotenziati, un’occupazione che continua a calare, posti di lavoro in meno e strade in condizioni vergognose. Sento parlare tanto di quelle di Roma, io inviterei tutti a farsi un giro nelle aree interne per vedere come ci hanno ridotti”.

Da Presidente della Regione, quale sarebbe il primo provvedimento da attuare una volta insediato?

“Abbiamo delle priorità chiare. Inizieremo con un vero e proprio Piano Marshall per il lavoro, riprogrammando la coda dei Fondi Europei 2014/2020 per scongiurare il rischio di perdere fondi essenziali per rilanciare l’occupazione della Regione e inizieremo una pianificazione del programma 2021/2027 che punti alla crescita della nostra economia. Vogliamo rilanciare la sanità che ha visto in dieci anni la chiusura di dieci ospedali, cinque dal centro destra e cinque dal centro sinistra. Lo faremo con tre obiettivi ben precisi che saranno la riduzione delle liste d’attesa, l’assunzione di nuovo personale e garantendo un servizi migliori anche nelle aree interne. Infine dovremo intervenire sulle condizioni delle strade e sul dissesto idrogeologico. Non è accettabile avere nella nostra regione 10mila frane ancora attive e non è accettabile che ci siano aree della nostra regione di fatto isolate. I soldi per fare tutto questo ci sono, basta avere la volontà politica di risolvere i problemi dei cittadini”.

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