Dentro il bianco: il thriller di Sonia Bucciarelli

Dentro il bianco e Sonia BucciarelliDentro il bianco e Sonia Bucciarelli

Dentro il bianco è il titolo della nuova fatica letteraria di Sonia Bucciarelli, giovane scrittrice di Fara Filorium Petri, edito per Masciulli Edizioni. Il romanzo vede il personaggio di Claudia De Angelis, già protagonista dei primi due libri, in azione a Oxford.

Abbiamo incontrato l’autrice per scoprire qualcosa di più.

Dentro il bianco è il tuo terzo romanzo, e la protagonista è ancora Claudia De Angelis. Quanto sei legata a questo personaggio?

Claudia De Angelis è l’ispettrice di polizia protagonista di tutti e tre i miei romanzi.  E’ un personaggio che è cresciuto ed ha assunto diverse sfaccettature nel tempo, un po’ come sono progredita anche io e sono legata a lei perché mi permette di essere parte delle sue indagini, di correre pericoli rischi senza farmi male, di sentire l’adrenalina e sostenere i valori di lealtà e giustizia cari a lei quanto a me. Il bello dei personaggi, come anche Claudia appunto, è proprio che sia da scrittrice che da lettrice non si sa mai dove potranno condurmi!

Claudia è una donna dura, spietata nel perseguire il suo scopo, ma anche piena di fragilità. Quanto c’è di Sonia nel personaggio?

In Claudia c’è di me sicuramente la sensibilità, il senso di giustizia e la capacità di non fermarmi alle apparenze come pure il desiderio di capire il perché di cose e persone. C’è anche il coraggio e quello è un messaggio che si porta dentro per infonderlo a chi incontra sulla sua strada e per ricordarlo a se stessa, magari attraverso di lei io lo ricordo anche a me.

 

Pesaro, Urbino e Oxford, le ambientazioni dei tre romanzi ma anche le città in cui hai vissuto. Cosa ti hanno lasciato?

I luoghi sono vivi e comunicano. Nei miei romanzi sono essi stessi personaggi. Naturalmente non tutti i luoghi in cui sono stata hanno avuto la forza di ispirarmi una storia, Urbino, Pesaro e Oxford lo hanno fatto. Forse, perché hanno tutti e tre un’atmosfera particolare seppur diversa, hanno segnato momenti importanti della mia vita e mi hanno saputo suscitare emozioni racchiuse non solo nei ricordi dei momenti vissuti o delle persone incontrate lì ma ormai anche nelle pagine delle tre storie che ho scritto.

 

Il rapporto tra Gaye e Claudia è al centro della storia, come mai questa scelta tutta al femminile?

I mei romanzi sono tendenzialmente tutti e tre femminili, nel senso di avere diverse protagoniste donne. In Dentro il bianco mi è venuto spontaneo rivivere la compagnia di una persona che ho conosciuto a Orxford, dove ero stata nei mesi precedenti la stesura. Gaye esiste, è una donna turca che vive a Istambul, dal carattere forte e solare proprio come l’amica di Claudia De Angelis. La nostra è un’amicizia unica e potente, difficile da spiegare. Un’amicizia che va oltre le differenze culturali e di lingua, nessuna delle due può parlare con l’altra nella sua lingua madre ma solo in Inglese, un inglese tutto nostro ormai… però ci capiamo e soprattutto ci “sentiamo” con il cuore. Non c’è distanza. Quindi, come non inserire un’esperienza così unica in un libro?

Senza rivelare troppo, nel romanzo si parla anche di traffico di organi. Come ti sei documentata su questa odiosa pratica criminale e cosa ti ha colpito studiando queste vicende? E quanto è duro il lavoro di documentazione?

Non so neppure io come sono arrivata a questa brutta svolta nella vicenda, è stato come svelare il segreto insieme ai personaggi. Mi ci sono trovata davanti. Ho avuto sgomento anche io. In realtà, nel racconto non ho approfondito molto con informazioni per il lettore, non era mio interesse in quel momento puntare sui dettagli ma comunque trattandone ho fatto ricerche su internet, sui Paesi che ne sono coinvolti, su dei casi irrisolti e sul numero di persone interessate, rendendomi conto di quanto purtroppo il problema sia diffuso e bisognerebbe parlarne di più.

Come e perché Sonia Bucciarelli ha iniziato a raccontare storie?

Sono sempre stata piena di fantasia, un’energia che si è sprigionata prima attraverso la musica e il disegno e poi con la scrittura. Sicuramente, l’aver vissuto un piccolo paese dell’Abruzzo, la campagna e il carattere un po’ timido da bambina, come è comune tra diversi creativi, sono elementi che hanno alimentato l’inventiva. Dai primi temi a scuola fino al primo romanzo passando per la scrittura più intima e privata, il motivo della scrittura è da sempre legato al suo valore  terapeutico e al piacere di raccontare per così volare in altri mondi e nella carne e nelle ossa di altre persone. E infine, nel mio piccolo, c’è l’intento di farmi portavoce di qualche messaggio-causa a cui tengo.

Alessio Masciulli è una nostra vecchia conoscenza, come ti sei trovata a lavorare con la sua casa editrice?

Alessio è prima di tutto uno scrittore, ha vissuto sulla sua pelle le difficoltà di chi scrive e desidera pubblicare per questo credo riesca a comprendere gli autori e a dar loro una mano per partecipare ad eventi di promozione dei libri. E poi è un folle e pieno di positività, inevitabilmente ho sentito una forte empatia che spero sia la base per nuove avventure insieme nel mondo dei libri.

Cosa bolle in pentola, rivedremo Claudia?

Claudia De Angelis è un personaggio che può riservare ancora sorprese, magari andando a scavare nel passato e l’idea sarebbe quella di un prequel ma non posso dire altro. Prima vorrei prendermi uno stacco dalla tensione del genere thriller e mettermi alla prova in qualcosa di completamente diverso e più leggero a cui sto già lavorando. Per ogni news non posso che invitarvi a seguire la mia pagina Facebook.

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