Discarica di Bussi: Edison deve bonificare

Discarica Tre Monti di BussiDiscarica Tre Monti di Bussi

Dalla Provincia di Pescara apposita ordinanza: Edison, responsabile della discarica di Bussi, deve bonificare.

E’ stato formalmente richiesto alla Edison Spa di rimuovere i rifiuti ancora depositati nelle aree 2A e 2B e nelle aree limitrofe, e di provvedere ad ulteriori operazioni di bonifica e ripristino ambientale. Il provvedimento prevede una serie di azioni ben chiare, tra cui la necessità di adempiere alle prime misure entro 30 giorni, cioè entro il 26 luglio.

L’area interessata è complessivamente di oltre 70.000 mq circa con migliaia di tonnellate di rifiuti senza corretto smaltimento e senza sicurezza. L’inquinamento riguarda anche le falde acquifere sottostanti le zone indicate. L’ordinanza parla di “inquinamento diffuso nelle ex discariche 2A e 2B ed aree limitrofe, rientranti nel perimetro del SIN Bussi, per deposito incontrollato, in contrasto e senza autorizzazione e senza alcuna sicurezza, di migliaia di tonnellate di scorie industriali e rifiuti tossici e nocivi derivanti dalla storica produzione industriale del polo chimico di Bussi”.

In conferenza stampa il Presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco, il Sindaco di Bussi Salvatore Lagatta, il Comandante della Polizia Provinciale, Giulio Honorati, il direttore dell’Arta Abruzzo Francesco Chiavaroli, la dott.ssa Lucina Lucchetti, alla presenza del Presidente del Forum H2O Augusto De Sanctis, hanno fatta chiarezza su iter, tempi, studi documentali, analisi e consulenze svolte in questi anni, che hanno subìto una forte accelerata dal febbraio 2017 ad oggi. Le indagini sono state condotte su più fronti: dall’analisi dei documenti ai sopralluoghi, dai campionamento agli accertamenti di laboratorio. L’Arta si è avvalsa della collaborazione di altre agenzie regionali per l’ambiente. Ringrazio la mia struttura interna: la polizia provinciale, guidata da Giulio Honorati, che ha condotto le indagini grazie allo spirito di responsabilità e di abnegazione dei suoi pochi addetti, nonchè gli Enti e le istituzioni che hanno collaborato intensamente per arrivare alla conclusione delle indagini e alla comunicazione del provvedimento: Asl, Arta, Regione Abruzzo e associazione Forum H2O”.

Se Edison non dovesse provvedere a quanto disposto nell’ordinanza, ha spiegato Di Marco, si procederà con rivalsa e in danno nei confronti del responsabile dell’inquinamento per ogni spesa sostenuta.

“Noi abbiamo la necessità di essere consequenziali con immediatezza, perché i cittadini hanno atteso troppo tempo – tuona Di Marco – Troppi problemi sono stati scaricati, purtroppo, sulla salute dei cittadini e non possiamo consentire che questo scempio rimanga lì senza alcun tipo di intervento”.

“Finalmente – conclude Augusto De Sanctis del Forum H2O – dopo anni e solleciti da parte del Ministero arriviamo a un risultato. Forse il procedimento penale ha un po’ oscurato tutta la parte amministrativa che invece doveva andare avanti lo stesso. La Cassazione dirà se ci sono reati ma, comunque vada, non vuol dire che non ci sia inquinamento. La procedura della bonifica deve andare avanti. L’individuazione del responsabile della contaminazione è dirimente”.

 

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