È nata una nuova stella nel firmamento della danza: si chiama Sara Verrocchio, 14enne studentessa del primo anno di liceo linguistico, originaria di Atri ma residente a Montesilvano insieme a mamma Sabrina, papà Luca, alle sorelle Gaia e Maria Pia e al fratello Mattia. Per Sara, protagonista sulla pista di “Ballando con le Stelle”, l’esperienza si è conclusa con un risvolto magico.
Dopo la sua esibizione finale nell’ambito della competizione “Ballando con te”, la commissione ha premiato la giovane abruzzese con uno stage a New York. Sara Verrocchio volerà all’Alvin Ailey Dance Theater. Non solo. Il coreografo americano Michael Mao ha espresso la volontà di inserirla in una sua coreografia.
L’abbiamo incontrata nella sede di Professione Danza a Pescara, a fianco della sua insegnante di danza classica Michela Sartorelli, nonché direttrice della scuola con la preziosa collaborazione di Massimo. Ciò che di Sara balza immediatamente all’occhio, è una sapiente combinazione di tenerezza adolescenziale e disciplina fisica e mentale. Il tutto ben plasmato dal rapporto idilliaco con l’insegnante Michela: tanti i riconoscimenti al suo attivo, numerosi i talenti sfornati e coreografa di un video di Vasco Rossi. Michela la segue rigorosamente step by step da sei anni. E galeotta fu, è proprio il caso di dirlo, la stessa scuola di danza in cui è cresciuta professionalmente la giovane Sara: un aneddoto simpatico svela infatti che l’input fu lanciato grazie a zio Alberto, (zio di Sara) che, lavorando come elettricista presso lo stabile, suggerì al corpo docente di fare un’audizione alla giovanissima ma già talentuosa danzatrice.
Ma dai suoi primi passi alla scena televisiva, il percorso non è stato breve in quanto, seppur in erba, Sara Verrocchio ha già solcato un sentiero costellato di stelle, vantando al suo attivo un considerevole background. Fino a spiccare il volo in tv: dopo varie selezioni in “Ballando on the road”, nell’ambito del programma “Ballando con le stelle”, dapprima trionfa nella prima puntata di “Ballando con te”, incantando letteralmente la giuria con la sua performance nella magia del palcoscenico di Rai1. E ora, destinazione New York.
Ma ecco le protagoniste della nostra storia in un’intervista doppia.
Cosa vi ha trasmesso questa magica esperienza in televisione?
Sara (S.): “Un’esperienza che ha donato un momento di gioia a tutti i componenti della scuola di danza e alla mia famiglia. La ripeterei con la stessa carica di entusiasmo e la stessa emozione”.
Michela (M.): “Mi rende molto felice e orgogliosa la performance di Sara, soprattutto per il modo in cui ha fronteggiato difficoltà ed emozioni provenienti dall’ambiente televisivo. Anch’io ripeterei questa esperienza, in quanto abbiamo trovato un bellissimo ambiente”.
Tanti sacrifici, ma altrettante soddisfazioni tra borse di studio e concorsi.
S.: “Sì, la danza mi sta regalando belle soddisfazioni: sono riuscita ad aggiudicarmi il concorso “Expression” a Firenze, per poi approdare a Parigi e qualificarmi nello “Yacht American Grand Prix”, fino a volare come solista a New York per le finali mondiali”.
M.: “Tra le tante borse di studio conseguite in vari paesi del mondo, Sara se ne è aggiudicata una con cui in Germania ha trascorso una settimana tra lezioni e come ospite al gran galà finale. L’importante è acquisire borse di studio di una certa entità che accrescano capacità e talento”.
Qual è la ricetta perfetta per conseguire questi risultati?
(S.): “Una grossa dose di entusiasmo. Amo il mondo della danza da sempre. E poi avere un’insegnante brava e affettuosa come Michela”.
(M.): “Gli ingredienti sono vari ma ben combinati tra loro: predisposizione fisica in primis, dedizione, sacrificio, abnegazione, tenacia. E tanta, ma tanta passione”.
Potremmo sostenere che tra le nuove étoiles è nata l’erede di Eleonora Abbagnato?
S.: “Mi piacerebbe tanto poterla eguagliare perché è un’artista che stimo davvero molto”.
M.: “Nulla togliendo all’incommensurabile Eleonora, nella danza è fondamentale che emerga la propria personalità. Mi piace pensare a un’étoile di nome Sara Verrocchio”.
Insomma, scarpette e tutù calzano a Sara con una naturalezza tale da sembrare fusi nel corpo e nell’anima.