di MICHELE BRUNETTI
Avvistamenti Ufo, colonne d’acqua alte come palazzi che si sollevano dall’Adriatico con macchie nere e luci violacee interne, bussole in tilt, nebbie improvvise. Il mare, che da sempre ha simboleggiato l’ignoto e per la sua profondità oscura l’inconscio, si fece, in quel 1978 pescarese, ancora più misterioso.
Le tempestive indagini scientifiche non negarono il fenomeno dei muri d’acqua alti oltre la decina di metri, ma ricondussero il tutto a fuoriuscite di metano da alcune crepe nei nostri fondali, che mischiandosi con altri gas e fango davano luogo a incendi ed esplosioni una volta in contatto con l’atmosfera. Per altri, invece, quei fenomeni sono legati allo smantellamento della base aliena di Pescara, una struttura imponente sotto la costa che si sviluppava per centinaia di chilometri, da San Benedetto del Tronto a Ortona, attraverso una galleria alta 400 metri con accesso precluso alle umane possibilità.
Nel 1956, degli extraterrestri dall’aspetto umanoide avrebbero contattato direttamente un folto gruppo di persone. Gli umani sarebbero stati portati nella base sotterranea e a bordo dei loro ufo. Tutti i personaggi coinvolti, di alto livello sociale e culturale, avevano il compito di aiutare gli alieni a preparare gradualmente l’umanità alla scoperta che sulla Terra vivono esseri di aspetto simile al nostro provenienti da altri pianeti.
Il caso Amicizia, rimasto segreto per decenni. Ma nel 2007, Bruno Sammaciccia, leader di questo gruppo, poco prima di morire chiede all’amico Stefano Breccia di mettere per iscritto i fatti straordinari di cui erano stati testimoni al fine di non perderne conoscenza.
Ottanta persone informate intervistate, tanti particolari e tutta la storia uscirà nel libro Contattismi di massa. Alieni tra noi da secoli, non tutti mossi dagli stessi intenti, ma con la possibilità di completare l’umanizzazione creandosi una famiglia con una donna terrestre, essendo biologicamente compatibili con la nostra razza, che in fin dei conti sarebbe solo un ceppo della realtà più diffusa e dominante nell’universo e di quei pianeti che danno la vita.
Mentre la fazione Amicizia, dei W56, a cui Samacciccia e i suoi prestavano aiuto, promuovevano un’unione cosmica e uno sviluppo basato sulla morale, un’altra fazione, i CTR, perseguiva esclusivamente il solo sviluppo tecnologico. Il duro scontro tra i due gruppi e il tradimento di alcuni affiliati del movimento Amicizia culminarono con lo smantellamento della base e la fuga nello spazio dei W56.