I consiglieri comunali Giampietro e Longhi hanno espresso un giudizio in merito alla legge regionale n. 40 del 2017: “La nostra posizione in merito alla legge regionale n. 40 del 2017 per il recupero del patrimonio edilizio esistente, nasce da un’indicazione contenuta all’interno della stessa legge che dava possibilità ai Comuni di individuare ambiti di non applicabilità della stessa.
Pertanto, anziché consentire l’automatica entrata in vigore del testo, abbiamo scelto di bloccarne temporaneamente il recepimento, facendolo seguire a un puntuale studio del territorio comunale a cura del Settore Programmazione del Territorio dell’Ente, con cui verificare le zone di possibile applicazione o non applicazione della legge.
Ricordiamo infatti che la programmazione urbanistica rimane uno strumento di natura comunale e, precisamente, Consiliare, pertanto, così come per il decreto sviluppo, vogliamo far seguire alla legge regionale una contestualizzazione a livello comunale. Ci auguriamo inoltre che la Corte Costituzionale si esprima al più presto sulla legittimità dei punti impugnati dal Governo, in modo tale da evitare problemi nell’eventuale futura applicazione della legge. Pertanto non c’è alcuna schizofrenia nella nostra posizione, né tantomeno un disconoscimento del lavoro del Consiglio Regionale, ma solo il rispetto delle diverse competenze fra gli Enti. Ogni Comune ha caratteristiche territoriali e urbanistiche diverse, che vanno valutate in sede di applicazione di leggi regionali o nazionali, quando le stesse lo prevedono”.