Pescara – Frosinone: la giostra dei gol

Pescara - Frosinone. Pettinari gioisce dopo il golPescara - Frosinone. Pettinari gioisce dopo il gol

Allo stadio Adriatico di Pescara va in scena la giostra dei gol contro il Frosinone nell’anticipo della terza giornata di Serie B

Succede di tutto in questo anticipo di B contro i ciociari di Longo: il Pescara va in vantaggio per ben tre volte grazie al bomber Pettinari, che mette a segno la sua tripletta; nella ripresa, grazie anche ad una difesa disattenta, la squadra di Zeman si fa rimontare i tre gol con Ciano che realizza una doppietta e Ciofani che regala alla formazione ciociara il definitivo pareggio.

Al 1’ il Frosinone parte subito con il piede sull’acceleratore. Cross profondo dalla fascia sinistra di Beghetto per Paganini in area di rigore, il quale prova a rimettere in mezzo il pallone ma Ciofani non controlla e l’azione sfuma.

Risponde il Pescara al 3’ che, al primo affondo, va subito in vantaggio. Azione corale impostata da Benali che serve Del Sole in area di rigore. Quest’ ultimo mette un cross basso sul secondo palo per l’accorrente Pettinari che, da pochi metri, batte l’incolpevole Bardi.

5′ Ciano prova la conclusione dai 25 metri. La palla sbatte sul palo alla destra di Pigliacelli e viene allontanata dalla difesa pescarese. Frosinone vicino al pari!

Dopo lo svantaggio il Frosinone è alla continua ricerca del pareggio: ci prova al 13’ con una punizione di Ciano dai 30 metri che coglie per la seconda volta il palo alla destra di Pigliacelli.

Al 30’ il Pescara va vicino al secondo gol. Proietti crossa dal limite dell’area di rigore sul secondo palo per l’inserimento di Benali. Il fantasista di Zeman colpisce al volo di testa dal limite dell’area piccola ma Bardi, con un grande intervento, devia il pallone in calcio d’angolo.

Raddoppio che arriva al 39’ sempre con Pettinari: Coulibaly in contropiede lancia Del Sole sulla fascia destra che, dopo una serie di finte, mette il pallone al centro dell’area di rigore per l’accorrente Pettinari che, di prima intenzione, batte per la seconda volta Bardi.

Il Pescara non si accontenta e al 45’, sul finire del primo tempo, arriva la terza rete dei biancoazzurri.  Cross dalla fascia sinistra per Pettinari che aggancia il pallone al limite dell’area piccola e conclude verso la porta di Bardi venendo murato dall’estremo difensore. Sulla ribattuta, riaggancia il pallone e conclude di potenza trovando il suo terzo gol personale.

Nella ripresa, il Frosinone, nonostante il passivo del 3-0, continua alla ricerca della rete e ci prova in due occasioni: prima al 4’ con un cross dalla destra di Frara al centro dell’area di rigore con Pigliacelli che esce dall’area piccola e smanaccia via la sfera di gioco; poi, al 6’, conclusione dal centro dell’area di rigore di Sammarco e parata d’istinto di Pigliacelli, il quale devia il pallone sulla traversa. Sulla respinta, Ciano non riesce a trovare la via della rete: quarto legno colpito dai ciociari.

Rete del Frosinone che arriva all’11 grazie ad una punizione pennellata dai 25 metri di Ciano che si infila nell’angolino alto alla sinistra di Pigliacelli. Cinque minuti dopo, il Frosinone realizza la seconda rete sempre con Ciano. Contropiede degli ospiti guidato da Gori che lo serve in area di rigore concludendo potentemente sotto la traversa senza dare scampo a Pigliacelli.

Al 19’ si sveglia il Pescara. Contropiede orchestrato da Brugman che serve Del Sole in profondità. Il numero 34 pescarese entra in area di rigore, salta l’uscente Bardi e conclude verso la porta sguarnita. Solo la scivolata disperata di Beghetto non gli permette di entrare nel tabellino dei marcatori.

Il Frosinone ci crede ed al 27’ perviene al pareggio con Ciofani. Sponda di Ciano al limite dell’area di rigore per Ciofani che, spalle alla porta, si gira e conclude imparabilmente nell’angolino alto, alla sinistra di Pigliacelli.

 

Commenti finali

Al termine della partita, negli spogliatoi del Pescara, si respira un clima di amarezza ed il primo a prendere la parola è stato il tecnico Zeman:

“Penso che la squadra abbia cercato di giocare. Nel primo tempo è stata più ordinata sul piano di gioco di costruzione, nel secondo tempo la zona di centrocampo ha perso dei riferimenti ed abbiamo pagato. Tra l’altro, per me il primo gol su punizione non era punizione. Mi aspettavo questa reazione del Frosinone perché è la prima favorita del campionato, ha delle qualità e delle possibilità di giocare ed ha giocato. Nel primo tempo ha preso tre pali da fuori area: sono due punti persi. Se guardiamo il secondo tempo, è un punto guadagnato: la difesa non era protetta bene dal centrocampo, l’avversario nel mezzo ha costruito molto per gli attaccanti. In questi casi, la difesa non basta. Nel primo tempo abbiamo fatto molte giocate insieme, nel secondo tempo non siamo riusciti a giocare come sappiamo fare. Per quanto riguarda la direzione arbitrale siamo stati penalizzati molto perché la partita è stata giocata, gli scontri ci sono stati e non ridanno i conti sui falli fischiati a noi e a loro. Una squadra giovane come la nostra non è abituata a questo. E’ vero che il nostro secondo gol era in fuorigioco, però è vero che c’era un rigore a favore nostro ed è anche vero che la punizione di Ciano non era punizione. La partita è stata giocata da ambo le parti e ciò che è stato fischiato non corrisponde a ciò che è successo in campo. Proietti? Nel primo tempo molto bene, nel secondo ha avuto problemi fisici ed è uscito per quel motivo, era meno mobile”.

Soddisfatto del risultato è il tecnico del Frosinone, Moreno Longo: “Pazzesco non aver vinto questa partita. Lo dico con un grande equilibrio perché so che abbiamo anche commesso degli errori. Siamo andati sotto di tre gol, però penso che se c’era una squadra oggi che doveva vincere era il Frosinone. Durante il primo tempo vedere il Pescara che gioca in ripartenza non capita tanto spesso: il Pescara è una squadra che gioca all’attacco, i gol sono arrivati da tre ripartenze perché il Frosinone, secondo me, conduceva bene la partita creando numerose situazioni da gol. Alla fine vedere colpire quattro pali non capita spesso, nonostante il fattore casa perché venire qui con questa personalità a mio avviso non era scontato. I complimenti vanno fatti ai ragazzi perché hanno avuto davvero un cuore grandissimo nel cercare di non demordere nonostante il passivo del primo tempo e di rientrare in campo con grandissima maturità, sapendo che, con quell’attenzione in più mancata nel primo tempo, in fase di transizione negativa avremmo riagguantato gli avversari. Quindi il peccato sta nel fatto che il secondo gol del Pescara a mio avviso era ad un metro e mezzo di fuorigioco con l’assistente di fianco, e un nostro collaboratore è stato allontanato dal campo per aver reclamato il fuorigioco nettissimo. Mi spiace solo di questo perché sarebbe stata una vittoria epica che i ragazzi comunque meritavano per quello che hanno prodotto oggi in campo. Tolto il secondo gol, la più grossa ingenuità del primo tempo è stata quella di lavorare non benissimo sulle coperture. Ogni volta che si poteva sbagliare un passaggio filtrante sulla zona della trequarti, il Pescara aveva campo da attaccare alle spalle. Questo lo sapevamo e dovevamo prestare più attenzione. Sono arrabbiato perché, per quello che abbiamo offerto in campo, questa partita meritavamo di vincerla, poi è normale che, passata l’euforia per aver raddrizzato una partita meritatamente, si va a cercare quella che è la situazione da migliorare. Le ingenuità che abbiamo commesso sicuramente sono situazioni che dobbiamo migliorare perché poi non sempre ti permettono di riagguantare questi risultati. Quindi c’è grande soddisfazione per come i ragazzi hanno recuperato questa gara. Credo che il primo vero esame della stagione sia sicuramente superato perché venire a giocare a Pescara non è facile per la conformazione della squadra, per come è allenata e per il fattore ambientale che influisce sempre. Credo che oggi, di nuovo in trasferta, il Frosinone continui a crescere, mentre in casa non abbiamo praticamente ancora mai giocato. Il fattore ambientale credo che influisca, se ci fossimo trovati al Matusa questa partita l’avremmo ribaltata”.

 

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