Strade dissestate nel pescarese, la Provincia costretta a chiuderle in mancanza di fondi

Antonio Di MarcoAntonio Di Marco

In merito alla denuncia da parte di alcuni consiglieri di Città S. Angelo dello stato di abbandono delle strade provinciali da parte della Provincia di Pescara, il presidente Antonio Di Marco e il consigliere provinciale Franco Galli precisano l’impossibilità finanziaria ad agire.

“Non è una novità che le Province italiane, e tra esse quella di Pescara, versano in condizioni finanziarie ormai disperate. Con il taglio di 3 miliardi dell’ultima finanziaria, deciso dalla legge 190 del 2015 che stabilì che le Province avrebbero contribuito con le proprie entrate al bilancio statale, e non alle funzioni che comunque continuano a gestire, si è stabilito che le Province non possono continuare a fornire servizi di alcun tipo. Se entro questa settimana non avremo buone nuove dal Parlamento, che sta votando gli emendamenti alla manovra finanziaria, possiamo dire che strade come la SP1 Marina Città –Elice o la Bonifica di Cepagatti non solo verranno precluse a biciclette e moto, ma verranno chiuse del tutto al passaggio di qualsiasi mezzo. Forse così si capirà che cosa significa lasciare al secco degli enti territoriali intermedi che devono provvedere alla viabilità e allo stato degli edifici scolastici.

Nello specifico, ricordiamo che nel bilancio triennale dell’Ente era stata inserita una congrua somma per la manutenzione straordinaria della SP1, ma che le risorse necessarie non sono mai arrivate. Nell’impossibilità di intervenire, dunque, ci siamo limitati a precludere il passaggio agli utenti più deboli della strada, ma non è escluso che presto la chiuderemo del tutto. Ci dispiace molto, ma stiamo facendo quello che molte altre province d’Italia hanno già attuato, chiudendo ponti e strade: soluzioni all’apparenza penalizzanti e vessatorie, ma ora necessarie, per la sicurezza degli stessi cittadini”.

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