Inserite nel Patrimonio dell’Umanità, le isole Eolie, battezzate le sette sorelle, richiamano nel nome Eolo, il dio dei venti che proprio in questo arcipelago del Mediterraneo stabilì la sua dimora.
Le suggestioni mitologiche si mescolano alle bellezze della natura, dell’arte e della storia millenaria che risale a circa 2 mila anni avanti Cristo. La caratteristica più sorprendente delle isole Eolie sono i colori cangianti: le sfumature sulfuree rosse e gialle del Vulcano, le ceramiche brune di Filicudi, il bianco pomice delle case di Lipari, il viola delle eriche di Alicudi, il verde intenso dei boschi di Salina. A Lipari si possono ammirare edifici arcaici come la cattedrale di origine normanna, la Chiesetta dell’Addolorata con all’interno altari barocchi in legno e, nel Parco Archeologico, costruzioni del XVII secolo a. C. e dell’antichità classica greca e romana. Nell’isola di Panarea, sul promontorio del Milazzese, sono stati scoperti resti di un villaggio dell’età del bronzo con capanne ovali inserite in recinti rettangolari. A Panarea è possibile fare snorkeling tra le fumarole sottomarine, prodotte dai gas vulcanici.
Oggi l’economia contadina ha ceduto il passo all’ industria del turismo e dei servizi, senza però dimenticare i fasti delle tradizioni passate, è per questo che gli isolani continuano a produrre i migliori capperi al mondo, l’unica e originale malvasia, un vino passito doc, e la preziosa ossidiana che viene incastonata in gioielli caratteristici. Ancora oggi questi luoghi incantati continuano a suscitare l’interesse di artisti e scrittori alla ricerca di poesia e ispirazione.