Il Circolo degli orafi, la kermesse dell’artigianato nel weekend

Il Circolo degli orafiIl Circolo degli orafi

Al via la seconda edizione  della mostra dell’artigianato con Il Circolo degli orafi, a Pescara il 6 e 7 maggio.

La kermesse è organizzata dall’associazione culturale Akedà con il contributo della Fondazione PescarAbruzzo e il patrocinio dell’assessorato alla Cultura del Comune di Pescara, della Cna Abruzzo, dell’Ente Mostra Guardiagrele e del Museo delle Genti d’Abruzzo.

Un ‘evento che nasce da un’idea dell’orafa pescarese Roberta Pavone e curato dal critico e curatrice d’arte Silvia Moretta, si terrà al Circolo Aternino, nel cuore di Pescara vecchia, e metterà in mostra l’alto artigianato artistico abruzzese con un’esposizione di gioielli di altissima qualità realizzati da artigiani di chiara fama e da giovani emergenti nel settore.

“Una delle migliori coniugazioni fra cultura e artigianato è quella espressa dalla tradizione orafa abruzzese – così l’assessore alla Cultura Giovanni Di Iacovo – e l’idea dell’anno scorso portata avanti dal Circolo degli Orafi di poter offrire un contatto privilegiato con i nostri maestri e il largo pubblico, nonché con quanti sono interessati a seguirne l’esempio, ci sembra un’iniziativa bella e importante. Importante perché fa conoscere il meglio della produzione orafa della nostra regione, che in una fase in cui mutano le professioni potrebbe essere la chiave capace di far tornare all’artigianato le nuove generazioni. Bella perché le creazioni sono arte da guardare e anche su cui investire, riscoprendo le proprie origini e cercando di portarle avanti anche con un percorso innovativo che arriva dal mestiere”.

“Il Circolo degli orafi vuole far vedere ciò che si cela dentro una bottega – cosìSilvia Moretta –  Quest’anno abbiamo ampliato la partecipazione a 12 maestri orafi, siamo in crescita e abbiamo realtà consolidate come le botteghe di Franco Cocco Palmieri e Vito Sciullo da Pescocostanzo, maestri abituati a curare il proprio microcosmo e che difficilmente interagiscono con il pubblico perché presi dal proprio lavoro. Non guardiamo solo al passato ma proponiamo la varietas che il mondo artigianato orafo ci fornisce. Non abbiamo una mostra muta, ma vetrine con gli orafi a fianco pronti a raccontare lavoro e prodotti. Gli appassionati, i curiosi, hanno la possibilità di parlare con maestri che si raccontano illustrando il proprio lavoro e con i workshop che accompagnano la manifestazione. Quest’anno fra le novità c’è la sezione dedicata al restauro del gioiello d’epoca. Abbiamo anche la storia dell’oreficeria a Pescara con Italo Lupo e Maria di Cesare, che insieme rappresentano tradizione e innovazione del mestiere”.

“Per sottolineare l’abruzzesità dell’evento ci sarà anche la Settembrata che accompagnerà con la sezione spettacolo questa due giorni – aggiunge il maestro Italo Lupo – Si esibiranno insieme a cantanti giapponesi, una fusione molto interessante fra le nostre culture che raccontano anche uno speciale filo che lega l’arte orafa abruzzese al Giappone. L’intenzione è quella di fare buone cose dal punto di vista artistico e imprenditoriale, allargando i confini dell’evento, magari festeggiando con un’edizione speciale della rassegna il Santo Patrono degli orafi, Sant’Eligio, il primo dicembre prossimo”.

“L’orafo per due giorni non lavora ma parla con il pubblico – conclude l’ideatrice Roberta Pavone – e si mette a disposizione di chi vuole fare domande. Durante la rassegna si tengono workshop e seminari per ritornare a parlare del gioiello e della nostra tradizione. Il fatto di essere disponibili è una cosa meravigliosa, ci consente di parlare, chiedere, farci vedere al lavoro e mostrare quello di cui l’arte orafa abruzzese è capace”.

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