Mete incontaminate, paradisi a portata di viaggio

Isole Ssn BlasIsole Ssn Blas

Acque cristalline, spiagge bianchissime, vegetazione selvaggia irrorata da fiumi e cascate, ma soprattutto popolazioni indigene di pescatori e artigiani che confidano nell’armonia con la terra e nei suoi ritmi.

È ancora possibile godere la primitiva bellezza di alcune isole lontane, che proprio le distanze e la vastità degli oceani hanno difeso dall’ingerenza dell’industria turistica, capace di snaturare e trasformare i luoghi più suggestivi. L’Oceano Pacifico ci regala un gioiello dell’arcipelago Tuamoutu (della Polinesia francese): l’isola di Fakarava, un atollo corallino soprannominato “Acquario degli dei” per le specie rare di pesci e tartarughe che popolano il suo mare, proclamato dall’Unesco “Riserva naturale della biosfera”. Nell’isola sono sorte numerose fattorie perlifere che coltivano le perle nere, innestate all’interno delle ostriche. I turisti possono usufruire di alloggi in bungalow offerti dal Matai Dream Hotel, uno dei pochi alberghi di Fakarava. Nell’Oceano Indiano, tra la variegata diversità delle isole Mauritius, emerge il promontorio lussureggiante dell’isoletta Rodrigues, lunga appena 18 Km. Una sottile striscia di spiaggia contorna le pendici della montagna coltivata a mais e frumento: si vive di pesca ed agricoltura. L’isola è fornita di numerose pensioni a conduzione familiare e di qualche hotel caratteristico. Le isole di San Blas, disseminate nella costa atlantica di Panama, sono poco accessibili a causa della fitta foresta tropicale che le circonda. Nel corso dell’ottocento il popolo Kuna è riuscito ad insediarsi in questo territorio disabitato, creando una società folcloristica in cui la vivacità e i colori della tradizione si mescolano alle tinte pittoresche dei paesaggi. Tutti i villaggi sono composti esclusivamente di capanne, destinate anche agli alloggi turistici.

Articolo offerto da:

Archidea