Il Pescara di Zeman è chiamato a dare continuità ai risultati dopo la bella prestazione offerta in casa contro il Genoa, per alimentare quel lumicino di speranza che si chiama salvezza.
Sulla strada dei biancazzurri una trasferta ostica a Verona contro il Chievo, reduce dalla sconfitta casalinga contro il Napoli. Una formazione biancazzurra rinvigorita dalla cura Zeman, si presenterà al Bentegodi con la stessa formazione che ha battuto il Genoa, e il modulo ovviamente 4-3-3: saranno assenti solo Gilardino, Bahebeck e Campagnaro tutti alle prese con i rispettivi infortuni.
Alla viglia della partita di domani contro il Chievo, torna a parlare il tecnico boemo Zeman, che a inizio conferenza stampa annuncia che scenderà in campo la stessa formazione di domenica scorsa: “Si dice che squadra che vince non si cambia e quindi dovrei riproporre la stessa formazione. Il Chievo? È una squadra che dà fastidio agli avversari. Una squadra a cui piace essere attaccata, sono messi bene in difesa, un undici esperto che ha anche vinto a Milano con l’Inter. Sanno gestire le partite secondo le situazioni e sanno quando poter osare e quando difendersi. Il Chievo sta facendo bene e lo dicono i risultati”. “Salvezza? Non facciamo tabelle. Dobbiamo pensare partita dopo partita e cercare il massimo, e se la squadra dimostra di avere la voglia di domenica scorsa possiamo giocarci tutte le partite. Dobbiamo migliorare, ma non chiedetemi dove perché non ve lo dico. Sono soddisfatto per l’impegno dei ragazzi e anche della loro curiosità di voler fare, capire. Fanno domande e questo è positivo. Dobbiamo fare ancora di più”.
In città, da quando è ritornato Zeman si è riacceso l’entusiasmo, ma il tecnico non sembra meravigliato: “Il calcio a Pescara è stato sempre seguito. È chiaro che quando vinci dopo tanto tempo i tifosi sono contenti. Io mi auguro che la gente sia ancora al fianco di questa squadra anche se dobbiamo essere noi a far bene in campo”.
La partita tra Chievo e Pescara, sarà diretta dal signor Gavillucci di Latina, gli assistenti: Di Iorio – Liberti; addizionali Mazzoleni – Marini, quarto uomo: Valeriani.