dì RITA CONSORTE
Il Crotone affonda il Pescara. La squadra calabrese si aggiudica lo scontro salvezza col Pescara: apre Palladino su rigore, Memushaj sbaglia un rigore, Ferrari risponde al pari di Campagnaro. Espulsi Aquilani e Capezzi.
Mister Nicola, nella sfida contro il Pescara, deve fare a meno di pedine importanti come Mesbah, Claiton e Tonev infortunati mentre Rosi e Crisetig sono squalificati. Nella delicata sfida salvezza mister Nicola, si affida ad un 4-4-2 con Cordaz tra i pali, difesa a quattro composta da Sampirisi e Martella esterni, linea centrale difensiva formata da Ceccherini e Ferrari. La linea di centrocampo è composta da Roheden e Palladino esterni, mentre sulla linea mediana agiscono Capezzi e Barberis. L’attacco crotonese è guidato dal duo Falcinelli – Trotta. Nel Pescara Oddo recupera in extremis Pepe e Campagnaro, mentre Coda, Mitrita e Bahebeck sono infortunati. Oddo, opta per il classico 4-3-2-1 con Bizzarri in porta, difesa a quattro composta da Zampano e Crescenzi esterni, Campagnaro e Gyomber sono i centrali. A centrocampo Brugman è il mediano, Memushaj e Verre sono gli esterni con Benalì e Pepe alle spalle di Caprari.
La prima azione è tutta di marca crotonese: punizione di Barberis, Bizzarri manda il pallone sopra la traversa. Dopo un quarto d’ora, il Pescara perde Pepe per problemi al polpaccio, gli subentra Aquilani, ma è sempre il centrocampista Palladino ad essere pericoloso in area pescarese, ma pecca in precisione. Al 23’ l’azione che cambia la partita: Campagnaro tocca la palla col braccio, Damato assegna un rigore si incarica del tiro Palladino che realizza. Il Pescara è padrone del campo senza riuscire ad essere incisivo negli undici metri, Crotone insidioso di rimessa. Al 43’ Damato assegna un rigore al Pescara: Barberis stende nella propria sedici metri Benalì, secondo rigore della sfida che però Memushaj si fa parare da Cordaz.
Nella ripresa il Pescara parte col piede sull’acceleratore: Manaj rileva Verre, l’incisività offensiva però non subisce impennate. Proprio la punta scuola Inter, al 65′, avrebbe la chance per l’1-1 ma si ostacola con Benali senza che nessuno riesca ad andare al tiro. A 20’ dal termine il Pescara rimane in dieci per l’espulsione di Aquilani, per doppia ammonizione, poco però Capezzi lo imita ristabilendo la parità numerica. Nei minuti finali all’82’ Campagnaro, di testa in mischia trafigge Cordaz, ma il Crotone reagisce subito e cosi Ferrari riporta in vantaggio il Crotone sempre di testa su punizione di Stoian. Il Pescara si riversa in avanti nel tentativo di non perderla, ma ormai è troppo tardi: a far festa è la ‘banda’ Nicola.
91’ commenti finali
Al termine della partita contro il Crotone, Oddo si presenta scuro in volto ed abbastanza adirato e dice la sua sul match: “Non ci dobbiamo attaccare agli episodi. Abbiamo giocato malissimo anche se con la voglia di recuperare. Potevamo giocare male ma la rabbia più grande è che abbiamo ripreso gol dopo solo un minuto. Questo è segno di immaturità. Non siamo all’altezza di stare più avanti. A me dispiace per il Pescara perché abbiamo fatto tanto per guadagnare la serie A e stiamo facendo poco per mantenerla. Non è un problema l’esonero, se la società ritiene di cacciarmi è libera di farla. Abbiamo grossi limiti e oggi lo abbiamo dimostrato. Bisognerà credere in quello che si fa. C’è molta paura, poca spensieratezza e poca serenità. La nostra forza è sempre stata quella della qualità del gioco e adesso è venuta meno. In determinati momenti la poca serenità non ti consente di giocare rilassato però manca il carattere e la voglia di tirarsi fuori. Noi non possiamo fare quello che ha fatto il Crotone purtroppo.
All’inizio del campionato avevo una visione diversa di quello che poteva essere il nostro campionato. Nel calcio se non vinci subentrano altri problemi. Mi preoccupo molto per la mia squadra perché siamo in seria difficoltà. Riprendere un gol dopo un minuto è da incoscienti. Ora non penso assolutamente al mercato. Se non facciamo punti non servirà andare sul mercato.”
Soddisfatto è il tecnico del Crotone, Nicola, che al termine della partita dice la sua sulla gara: ” Vincendo si può dire quello che vuole ma come siamo abituato, sarò sincero. Avevo preparato questa partita come se dovessimo sfidare la Juventus. Non volevamo far giocare il Pescara facendolo giocare solo in ampiezza e ci siamo riusciti. Loro non hanno torri in avanti e se fossero arrivati i cross avremmo avuto vita facile e così è stato. Siamo stati imprecisi solo quando eravamo in superiorità numerica. Rohdie non si è tirato mai indietro ma non solo lui, non si è tirato indietro nessuno. Abbiamo bisogno di tutti questi giocatori. Il gol l’abbiamo subito su un momento di sbandamento”.
CROTONE (4-4-2) Cordaz, Rohden, Palladino, (dall’86’st Salzano) Falcinelli, (dal 87’st Simy) Ferrari, Ceccherini, Barberis, Capezzi, Trotta, (dal 61’st Stoian) Sampirisi, Martella. A disp: A disp: Festa, Cojocaru, Nalini, Stoian, Gnahore, Salzano, Dussenne, Suljc, Fazzi, Nicoletti, Simeon. All. Nicola.
PESCARA (4-3-2-1) Bizzarri, Crescenzi, Verre, (dal 53’pt Manaj) Memushaj, (dal 65’st Pettinari) Benalì, Zampano, Campagnaro, Brugman, Caprari, Pepe, (dal 16’pt Aquilani) Gyomber. A disp: Fiorillo, Biraghi, Bruno, Cristante, Manaj, Zuparic, Aquilani, Vitturini, Pettinari, Muric, Fornasier. All. Oddo
Arbitro: Antonio Damato di Barletta
Assistenti: Pegorin – Peretti
Addizionali: Mariani – Rapuano
IV uomo: De Pinto di Bari
Reti: 23 pt’ Palladino su rig.; 43’ pt Memushaj sbaglia il rigore, 82’ st Campagnaro, 83’st Ferrari.
Ammoniti: Gyomber (P), Aquilani (P) Manaj (P) Capezzi (C) Falcinelli (C)
Espulsi: al 73’st Aquilani (P) per doppia ammonizione, 80 st’ Capezzi (C)
Angoli: 1 Crotone 2 Pescara
Recupero: 1’pt, 3’st